C’è il freddo, ma manca l’acqua per i “cannoni”: ecco come si assassina il turismo
Roccaraso – ABRUZZO ZOPPICANTE E PRIMITIVO NEL TURISMO BIANCO - (Nella foto un impianto di innevamento artificiale, che può funzionare solo se ci sono acqua e freddo) – Il meccanismo invernale, almeno quello degli imprenditori, di coloro che investono ingenti risorse per garantirsi comunque la neve quando serve, e’ ripartito ieri con l’apertura delle piste Macchione e Pallottieri (Aremogna), Paradiso e collegamento Aremogna, Fontanile e pista Rossa a Monte Pratello, grazie anche all’ausilio dell’innevamento artificiale. Il meccanismo politico amministrativo, di coloro che dovrebbero pensare in estate a come promuovere le proprie montagne, ha ancora una volta fallito in pieno. Il Consorzio Siafas denuncia oggi, infatti, problemi idrici: ci sono difficoltà nell’uso di alcuni pozzi e viene a mancare l’acqua per l’innevamento artificiale. “Se nei mesi scorsi ci fosse stata – si legge nella nota diffusa dal Consorzio Siafas – la preparazione di un piano adeguato di rifornimento energetico e idrico realmente rispondente alle esigenze di settore, tutto questo non sarebbe accaduto ed oggi sarebbero aperte le piste dell’intero comprensorio”. Il piano era stato concordato nei mesi scorsi dopo numerosi incontri promossi dal consorzio davanti alle istituzioni locali. “Ancora una volta – concludono dal Siafas – siamo costretti a rilevare che da parte del mondo politico e imprenditoriale non si e’ presa coscienza del problema che esiste sempre e non solo a Natale, quando invece tutti si rendono conto che senza l’apertura delle piste l’economia locale resta paralizzata”. Le inadempienze politico-burocratiche e la mancanza di una reale capacità di programmazione e di intervento infliggono, ancora una volta, al turismo un duro colpo.
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