Cialente: “Mi arrestino pure, non applicherò ordinanze non rigorosamente concordate”
L’Aquila – “Non intendo piu’ applicare ordinanze non concordate. Mi arrestino pure, ma io devo tutelare i miei cittadini”. Lo ha detto oggi il sindaco Massimo Cialente, commentando la firma di ieri da parte di Antonio Cicchetti (vice commissario per la ricostruzione) di una nuova ordinanza in cui sostanzialmente si sancisce la perdita del diritto dell’assegnazione degli alloggi provvisori. Map, casette del progetto Case, dovrebbero essere restituiti qualora le stesse non fossero utilizzate per un periodo di tempo superiore ai tre mesi. “Mi e’ piovuta addosso un’ordinanza non concordata – ha detto Cialente. Ormai la situazione della Sge e’ quella di una nave senza nocchiero nella bufera”. In effetti la notizia dell’ordinanza è piovuta su molti cittadini come una doccia fredda, in giorni di gelo come gli attuali. C’è, per esempio, gente che è costretta (quindi non ha certo scelto) di lavorare fuori, anche a distanze considerevoli, e usa gli alloggi solo per dormirci, volendo rimanere come residenza a L’Aquila. C’è Anche gente che ha avuto case e map difettosi, che hanno bisogno di interventi e manutenzione, non facilmente ottenibili. E’ attaccamento alla città , oppure è semplicemente bisogno dovuto ad altre cause o a motivi di famiglia. Chi pensa a drastiici tagli o a severe revoche, forse non si rende conto della situazione. E’ augurabile che la presa di posizione del sindaco serva ad ammorbidire chi ha scelto le maniere forti: a L’Aquila si ha bisogno di ben altro.
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