Un futuro di tutti, per grandi e piccini
(di Carlo Di Stanislao) – Il titolo è “Il futuro è per tutti”, edito in giugno dalla Guinti e scritto da Marie-Aude Murail, l’autrice di Oh, Boy! e Mio fratello simple. La scrittrice francese vi affronta temi attuali e tutt’altro che facili: dall’integrazione al razzismo, dalle politiche di accoglienza all’importanza della scuola quale punto di riferimento per la società. L’autrice riesce, attraverso una scrittura che ignora il politically correct, a raccontare i problemi e i legami che possono nascere in una qualsiasi classe di oggi. La protagonista del romanzo è Cécile Barrois, una giovane maestra di 22 anni, timida e insicura, a cui viene assegnato il primo incarico: seguire una prima elementare della scuola Louis-Guilloux, vicino Parigi. L’istituto ha pochi alunni ma i dirigenti scolastici sono riusciti a non farlo chiudere grazie all’iscrizione dei 12 bambini ivoriani della famiglia Baoulé. La numerosa famiglia è scappata dalla Costa d’Avorio dopo un colpo di stato e vive in una stazione ferroviaria in disuso, occupata abusivamente. Tutti i componenti della famiglia ivoriana sono in attesa di ricevere il permesso di soggiorno per asilo politico. Inizialmente i genitori dei bambini francesi e le altre insegnanti non vedono di buon occhio i “neri”, ma sanno che la loro presenza è indispensabile affinché la scuola non chiuda per numero insufficiente di allievi. In classe di Cécile ci sono due bambini della famiglia Baoulé dai nomi bizzarri di Ognissanti e Festa dei Morti. Insieme a loro ci sono altri 16 alunni tutti diversi fra loro e con molti problemi: una bimba dislessica, un bambino adottato, un iperattivo, un aggressivo e un bambino che manifesta seri ritardi nell’apprendimento. Tra problemi didattici e sentimentali (Cécile si innamora di un ragazzo che contesta le politiche di sfruttamento delle multinazionali e il monopolio dei “marchi”), la vicenda si complica quando la domanda di asilo della famiglia Baoulé viene respinta per “mancanza di documentazione”. Cécile con l’aiuto del preside e di tutta la scuola inizia così una battaglia per proteggere i bambini ivoriani, (come peraltro la legge francese prevede: anche i Francia, come in Italia, i minori non possono essere espulsi) ma anche per evitare che vengano separati dai genitori. Marie-Aude Murail, è una delle autrici francesi per adulti e per ragazzi più interessanti nel panorama attuale. Dopo aver vissuto a Parigi e a Bordeaux, ora vive a Orleans. Della stessa autrice Giunti ha pubblicato nel 2008 Oh, boy!, insignito di molti premi (2000 Prix Tam Tam, 2001 Prix des Collégiens de Haute-Savoie, Prix Sésame, Prix Frissons Vercors, 2008 Premio Paolo Ungari Unicef), più di 150.000 le copie vendute in Francia dove è diventato anche una serie TV. Mio Fratello Simple (uscito in Italia nel 2009) è stato premiato come miglior libro della categoria young adult all’edizione 2008 della Fiera del Libro di Francoforte. Per il suo impegno e per il suo lavoro dedicato all’infanzia l’autrice è dal 2004 Chevalier de la Légion d’Honneur. Arriva Natale col suo carico di strenne e quest’anno si tratta di un carico davvero ricco di buoni libri. Fra fra quelli adatti a grandi e bambini vi consigliamo, caldamente, questo. Buona lettura. Oltre tutto, come il suo connazionale Pennac, già definito “il pifferaio magico della lettura”, da Marie-Aude Murail scrive con quell’incanto per cui leggere diviene imperativo categorico.
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