Chiodi: patto tra tutti per l’Abruzzo
L’Aquila – IL PRESIDENTE SULL’OSPEDALE DI GUARDIAGRELE – Un patto generale di rilancio dell’Abruzzo in grado di coinvolgere tutti gli attori regionali, da quelli politici a quelli istituzionali, da quelli economici a quelli sindacali. E’ la proposta lanciata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso del consiglio regionale straordinario convocato per discutere la crisi economica dell’Abruzzo. “Un reale rilancio dell’economia regionale – ha detto Chiodi – non puo’ prescindere da un patto di compartecipazione generale che guardi soprattutto a tutta la classe politica regionale a cominciare da quella dell’opposizione che deve partecipare all’assunzione di decisioni importanti per il futuro di questa regione”. Secondo il presidente della Regione, il patto “dovra’ contare su tre punti essenziali: risanamento, riforma della macchina amministrativa regionale, sviluppo. Su questi tre punti dovranno muoversi le nostre future decisioni in un momento cruciale per la storia di questa regione”. Prima della proposta di un patto generale, il presidente Chiodi non ha mancato di evidenziare un dato: “Mi sarei aspettato un consiglio piu’ partecipato e sentito – ha detto – soprattutto da parte delle forze esterne a questo consesso. Mi sarebbe piaciuta una presenza piu’ forte della classe dirigente abruzzese proprio per rafforzare quella stagione del confronto necessaria per il rilancio del territorio”. Chiodi ha poi parlato delle difficolta’ di una regione di recuperare un gap culturale in tema di sviluppo economico e della necessita’ di “abbandonare una volta per tutte la politica del compromesso e delle mezze misure per dare spazio invece ad una stagione fatta di scelte politicamente coraggiose in grado di recuperare il gap finora accumulato. Il nostro compito – ha aggiunto il presidente – e’ favorire il sistema economico nella sua interezza e resistere alle tentazioni corporative per privilegiare alcune categorie rispetto ad altre in relazione al consenso che esse possono esprimere. Lasciarsi alla spalle, insomma, quella politica dei privilegi che tanti danni ha provocato finora”. Chiodi ha poi parlato della “centralita’ dei poli di innovazione” e della politica di riforma che si appresta a fare la regione in tema di consorzi industriali “alcuni dei quali arrivati a livello di indebitamento ormai non piu’ sostenibili”. Questo dunque, secondo il presidente della Regione, la strada da percorrere per il rilancio dell’Abruzzo e per dare una nuova configurazione alla politica di sviluppo della regione. “Ma per fare cio’ – ha concluso Gianni Chiodi – e’ necessario l’apporto di tutti, cioe’ l’apporto di una comunita’ regionale in grado di assumere insieme scelte coraggiose”.
OSPEDALE GUARDIAGRELE – La delibera Commissariale sulla riconversione dei piccoli ospedali ha previsto in tutti gli ospedali riconvertiti l’attivazione di un Punto di Primo Intervento H24, parallelamente ad un servizio del 118 consistente in un’automobile con medico e infermiere a bordo. Il Punto di Primo Intervento e’ la soluzione organizzativa di emergenza urgenza prevista dalla normativa vigente laddove gli accessi storici di un presidio ospedaliero siano inferiori ai 10.000. I Punti di Primo Intervento sono atti al trattamento delle urgenze minori e a una prima stabilizzazione del paziente ad alta complessita’, al fine di consentirne con sicurezza e tempestivita’ il trasporto all’ospedale per acuti di riferimento idoneo, sicuro e attrezzato al trattamento di tale tipologia di paziente. Il Consiglio di Stato ha disposto la temporanea sospensione del provvedimento sul Presidio di Guardiagrele con esclusivo riferimento agli atti che incidono sulla piena funzionalita’ del servizio di primo intervento nonche’ sull’attrezzatura tecnologica necessaria. “La Regione – ha commentato il Presidente e commissario alla sanita’, Gianni Chiodi – e’ fiduciosa che la Camera di Consiglio del prossimo 12 gennaio avra’ tutti gli elementi per decidere per il bene della popolazione potendo avvalersi delle valutazioni dell’affidabilita’ e della sicurezza dell’assistenza dei Punto di Primo Intervento previsti dal Piano di Riordino e gia’ attivati negli altri presidi da piu’ di tre mesi”.
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