Autonoma sistemazione, 13 mln anticipati
L’Aquila – IL COMUNE: “MANCANO COMUNQUE 20 MLN” – Il commissario per la Ricostruzione ha trasferito al Comune dell’Aquila 47 milioni di euro, a fronte dei 68 richiesti. Mancano perciò 20 milioni di euro. Il Comune dovrà dunque anticipare 13 milioni, che sono lacrime e sangue in questo momento, per il pagamento dell’autonoma sistemazione, affinché di questa situazione non facciano le spese i cittadini.”
Ha esordito così stamani, in conferenza stampa, il sindaco Massimo Cialente (nella foto) che, insieme con l’assessore all’Assistenza alla Popolazione Stefania Pezzopane e al dirigente del settore Finanziario Claudio Cerasoli, ha spiegato il complesso problema legato alle spese per l’emergenza e le difficoltà del Comune.
“Il Comune era in attesa di ricevere 60 milioni 54mila 823 euro, richiesti dal sindaco in una recente riunione a Roma e di cui era stato annunciato il trasferimento – ha dichiarato l’assessore all’Assistenza alla Popolazione Stefania Pezzopane – Le somme erogate sono invece pari a 47 milioni 144mila 635 euro, con una differenza di 20 milioni 910mila 187 euro. I finanziamenti erano stati richiesti a copertura di spese per opere provvisionali (puntellamenti), contributo di autonoma sistemazione, assistenza alla popolazione, rimborsi di traslochi, affitti e gestione dei rifiuti. Per il pagamento del Cas, in particolare, erano stati richiesti 17 milioni 137mila 517 euro. Pertanto – ha concluso l’assessore Pezzopane – ho il piacere e l’orgoglio di annunciare che il Comune anticiperà 13 milioni di euro per il pagamento del contributo di autonoma sistemazione relativamente alle mensilità di agosto, settembre e ottobre. Ricordo però che il presidente del Consiglio deve firmare l’ordinanza per la proroga del contributo, i cui benefici scadranno il 31 dicembre”.
“Ci avevano assicurato il totale trasferimento delle somme – ha dichiarato il sindaco Cialente – ma non è stato così e, ancora una volta, ci siamo trovati a fare i conti con una coperta corta. Le spese sono molte e i cittadini, esasperati, aspettano ormai da troppo tempo. Così come ci sono imprese che attendono da oltre un anno di ricevere i pagamenti per i lavori di ristrutturazione degli edifici e per le opere provvisionali. Ditte che, in molti casi, sono in gravi difficoltà a causa di questi ritardi, con pesanti ripercussioni che rischiano di tradursi anche in termini occupazionali. Non ci è sembrato giusto – ha dichiarato Cialente – che di questa situazione facciano le spese i cittadini. Per questo con le somme trasferite pagheremo i puntellamenti, i traslochi, la gestione dei rifiuti, le spese per l’emergenza, i fitti e alcuni contratti di collaborazione. Per il contributo di autonoma sistemazione, invece, dovremo ancora anticipare attingendo dalle casse comunali. Tuttavia – ha proseguito il sindaco – non è possibile andare avanti così. Ricordo che il pagamento di queste somme è arrivato solo dopo che ho sollevato con forza il problema, pagandone le spese in termini di attacchi durissimi che mi sono stati mossi il giorno dopo dal Governo durante una conferenza stampa convocata ad hoc. Torno a ripetere che l’unico vero problema è quello di una governance confusa, una situazione tragicomica che sta bloccando la ricostruzione. Segnalo, ancora una volta, che il Comune è pronto a collaborare, ma siamo preoccupati per il fatto che continuano a piovere ordinanze e decreti che interessano, è vero, tutti i Comuni del cratere, ma soprattutto i 70mila cittadini aquilani, che sono ancora in gravi difficoltà anche a causa della solo parziale soluzione dei problemi legati all’assistenza e al fabbisogno abitativo. Prendo atto che, ai miei reiterati segnali di preoccupazione, legati anche alla scadenza dei benefici assistenziali al 31 dicembre e dei contratti con la filiera Cineas, Reluis, Fintecna, l’unica risposta del centro destra provinciale, e presumo anche regionale, e di qualche settore o pezzi di partito del centro sinistra, è una raccolta di firme per sfiduciarmi. Mi chiedo a questo punto – ha concluso il sindaco – se esista o meno una graduatoria di chi dovrebbe essere sfiduciato”.
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