Regione, sulla crisi spiraglio di saggezza
L’Aquila – CHE LA POLITICA ABBIA FATTO VOTO DI CASTITA’? – Consiglio regionale straordinario, oggi, sulla crisi, sulle minacce di nuovi tagli che giungono come macigni, sul lavoro, sui giovani ormai disperati, sui debiti regionali, presenti i sindacati che presidiano l’Emiciclo. Grandi sbandierate fuori dal colonnato, nonostante il freddo: a L’Aquila niente neve, ma molto gelo. La seduta ha lasciato trapelare, in mattinata, uno spiraglio che lascia sperare in un “rinsavimento” della politica. Ci si chiede se la politica abbia finalmente fatto un voto di castità , nel senso – per carità , sia chiaro – di astensione dai peccati delle risse, delle contrapposizioni, del no tanto per il no, del tanto peggio tanto meglio.
Dal PD è venuta addirittura un’ipotesi di collaborazione con la maggioranza, su tre o quattro punti forti, obiettivi da raggiungere che anche le opposizioni ritengono tanto urgenti, da suggerire un’azione politica unitaria. Un sintomo incoraggiante, un patto contro l’emergenza che nelle collettività forti e democratiche è usuale: “la patria” prima di tutto. E di insani particolarismi politici che ai cittadini cominciano davvero a stare sullo stomaco.
Chiodi continua a rinfacciare ai governi passati l’enormità del debito abbattutosi sulla giunta da lui presieduta, derivante da amministrazioni che hanno fatto dell’Abruzzo “la regione più indebitata d’Italia”. Ma anche il presidente lascia trapelare un filo di ottimismo: siamo stati male per due anni, ora peggio non possiamo stare, è il suo concetto. Abbiamo infatti cominciato una potente opera di risanamento dei conti. I risultati si vedranno. Il governo ci presterrà i soldi per andare avanti senza affondare: restituzione in 30 anni.
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