“Nuovi tagli? L’Abruzzo non li reggerebbe”


L’Aquila – “Non credo che l’Abruzzo potra’ sopportare, in questo tempo, in maniera accettabile la concentrazione di tutti i fattori negativi possibili che si possano immaginare. Il deficit sanitario regionale ed i conseguenti impressionanti tagli di spesa previsti in ogni campo dalla Regione Abruzzo; i tagli pari a circa 40 milioni di euro decisi dal Governo dal primo gennaio per l’anno 2011 che si abbatteranno sugli Enti locali abruzzesi, con un ulteriore aggravamento nel 2012; il ridimensionamento pesante e diffuso del ‘Sistema Abruzzo’ conseguente al terremoto del 2009 che, certamente ha colpito duramente i Comuni interessati ma che ha amplificato le sue negativita’ sul resto del territorio regionale che di colpo ha subito un vistoso abbassamento della sua identita’ complessiva”. A parlare e’ Antonio Centi (nella foto) presidente dell’Anci Abruzzo. “Sono questi – osserva – i fondamentali fattori del decadimento in atto che fa prevedere un ulteriore futuro di eguale decadimento. Si’, e’ proprio indispensabile portare a livello centrale del Paese “il caso Abruzzo” che non trova eguali in nessun altra regione italiana. Non si tratta di rivendicare banalmente un qualche cosa contro qualcuno, quanto costruire una strategia responsabile da far condividere a tutti i portatori di decisioni pubbliche per scongiurare il rischio di trasformarci da Regione in Provincia d’Abruzzo”.


15 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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