La lapidazione della Maddalena
PENSIERINO DELLA SERA – (G.C.) – E’ in attuazione la prima fase della lapidazione della Maddalena, di nome Massimo Cialente, di professione medico pneumologo, per mandato popolare parlamentare e sindaco. E’ lapidazione politica, è risultato di uno sforzo corale (finora senza esito) messo in moto da mesi. L’associazione 309 Martiri ha chiesto le dimissioni del sindaco, ed ha mille motivi di grande profilo umano per avercela con tutti. Ma i politici comunali, che di alto profilo umano non hanno tracce (almeno visibili), che motivo hanno? Insediare qualcuno al posto di Cialente, nel momento più tenebroso della storia moderna aquilana. Almeno dal 1703 ad oggi. Scombinare le carte, rimescolare, fare un gioco nuovo. Non è che oggi esista un motivo di più, rispetto a ieri, per il quale la politica debba lapidare Cialente. Hanno solo esitato a insorgere, per mesi e mesi, in cerca dei voti per sfiduciare il primo cittadino. Tutto questo non ha un senso. Se nella richiesta dei parenti dei Martiri dell’anno 2009 c’è una dolorsa motivazione umana, in questa manovra politica non vediamo, pur sforzandoci, un solo motivo emerso oggi, rispetto a ieri. Il sindaco non è peggiorato. La politica sì, mostrando il proprio volto più desolante. Muoia Sansone con i filistei? No, si tolga di mezzo, e al posto suo mettiamoci un altro, perchè arriva la ricostruzione con tutti i suoi soldoni. Non è scent of woman, ma scent of money.
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