“Condivido e comprendo il vostro dolore e la vostra rabbia, sono aquilana”


L’Aquila – “MA DIRE CHE TUTTI SONO COLPEVOLI, E’ COME DIRE NESSUNO” – Sola esponente politica capace della sensibilità necessaria, Stefania Pezzopane ha indirizzato una lettera aperta all’associazione 309 Martiri, che ieri, per bocca del presidente Vittorini, ha chiesto con fermezza e dignitoso dolore le dimissioni di una serie di rappresentanti delle istituzioni aquilane e regionali. Ecco la lettera: “Carissimi, condivido e comprendo il vostro dolore e la vostra rabbia. Non solo perché sono aquilana anch’io e la sofferenza per i lutti di quella terribile notte ancora mi tormenta. Non solo perché sono legata a molti di voi da sentimenti di amicizia e di affetto, ma anche e soprattutto perché sono anch’io una parente di quelle vittime, avendo perso affetti molto cari.
Provo la vostra stessa sofferenza e la stessa amarezza e come voi ho sete di verità e di giustizia e mi aspetto che la magistratura faccia presto e bene il suo dovere.
Dunque comprendo la vostra presa di posizione, nella misura in cui questa diventa una provocazione per reclamare maggiore attenzione da parte di tutti, in particolare dalle istituzioni.
Vi invito però a riflettere. Affermare che tutti sono responsabili allo stesso modo equivale a dire, in maniera gattopardesca, che non lo è nessuno. Invece le responsabilità sono individuali e differenti, come lo sono i ruoli e le competenze che il dettato costituzionale assegna a ciascun soggetto.
Non esiste a caso la Protezione Civile, né esiste a caso una Commissione Grandi Rischi, che si è riunita a L’Aquila il 31 marzo, solo dopo le insistenti sollecitazioni del sindaco Massimo Cialente e mie, che ero allora Presidente della Provincia.
La Commissione Grandi Rischi è stata pensata ed istituita per prevenire le situazioni di emergenza e per proteggere i cittadini da eventi catastrofici. Esattamente quello che non è stato fatto il 31 marzo. Al contrario, quella Commissione ci ha tranquillizzato, ci ha rassicurato, ci ha detto che avremmo potuto dormire tranquilli dentro le nostre abitazioni e che non ci sarebbe potuto capitare niente. In molti gli hanno creduto e non hanno abbandonato la loro casa dopo le prime minacciose avvisaglie.
Non ho mai ricevuto alcun invito a partecipare alla riunione del 31. Se fossi stata presente avrei detto a gran voce, come ho sempre fatto, che in quei giorni nessuno di noi era tranquillo. Non lo eravamo io e il Sindaco, tanto che dopo le scosse della fine di marzo abbiamo deciso di chiudere le scuole per precauzione, perché il timore era forte. C’è chi si è comportato diversamente. Il Sindaco di Sulmona, per esempio, ha deciso di denunciare Giuliani per procurato allarme.
Le scuole aquilane sono state riaperte solo dopo le rassicurazione della Commissione Grandi Rischi, tranne la De Amicis, che è rimasta chiusa, nonostante le polemiche dei genitori, perché il Sindaco era giustamente preoccupato. Ma se ciò non fosse accaduto e se il terremoto ci fosse stato di giorno, i bambini della De Amicis, tra cui mia figlia, sarebbero rimasti sotto le macerie. E anch’io, sebbene lavorassi in un ufficio messo in sicurezza, avrei rischiato, e molto.
Da subito ha denunciato che la funzione tranquillizzante messo in atto dalla Commissione Grandi Rischi ha fatto abbassare la guardia. Non ho mai smesso di lottare per la verità e se mai ce ne fosse ancora bisogno, se mai c’è ancora qualcuno che non ha capito che non siamo tutti uguali e che non abbiamo tutti le stesse responsabilità, sono pronta a prendere nuovamente le distanze da chi ci ha mentito. Ma ribadisco. Ci sono persone che hanno messo in pericolo le nostre vite e ci sono persone che alle 3,32 hanno rischiato anche la vita e l’hanno rischiata assolvendo il compito istituzionale per cui erano state elette e si sono prese cura dei loro cittadini. Non passa giorno e notte che non lavoriamo per questo.
Le responsabilità penali le accerterà la magistratura, che sta lavorando e che mi auguro possa giungere presto a delle conclusioni eque. Tutti i cittadini aquilani sono parte lesa, chi direttamente e chi indirettamente ed è bene che le istituzioni, tutte, siano in prima fila nella richiesta di verità e giustizia”.
(Ndr) – E’ sicuramente alto il livello di dignità dei parenti dei 309 Martiri che gridano il loro dolore e reclamano accertamenti di responsabilità e colpe. Ugualmente alto il contenuto della lettera aperta di chi ha avuto la forza di rispondere come Stefania Pezzopane, evidentemente toccata, capace di una risposta decorosa e partecipe. Ma a questo punto converrà prima di tutto vigilare perchè il processo, istruito con tanta onestà e capacità dalla Procura aquilana, non finisca alle calende greche: in Italia ciò è da temere, tra grandi avvocati e normative farraginose, inadeguate, polverose come questo paese che non sa ancora di trovarsi in Europa. Converrà, ripetiamo, che tutti vigilino affinchè la giustizia sia sostenuta lungo la sua difficile strada. Gli “Arcana imperii” sono forti, in agguato, potenti come e più d’un terremoto.


11 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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