Convegno sul cardone, piatto di Natale
Chieti – Mario D’Alessandro scrive: “Dalla pratica alla teoria: si è proceduto in maniera inversa rispetto a quell’abituale per la manifestazione “I sapori della tradizione. Chieti: il cardone di Natale” organizzato dall’Auser-Unitel di Cgieti, dalle Associazioni “Il Veratro” e “Noi del G.B.Vico” con la collaborazione della Consulta Comunale della Cultura, presieduta da Cinzia Di Vincenzo, della Condotta Slow Food del fiduciario Eliodoro D’Orazio, di Chieti e dei docenti della Facoltà di Farmacia dell’ateneo dannunziano Fernando Tammaro e Luigi Menghini. Sono stati loro ad animare la tavola rotonda tenuta nell’auditorium “Le Crocelle” sul tema: “Alla riscoperta dei prodotti della tradizione. Il Cardo: coltivazione, proprietà, utilizzo culinario”, moderatore Mario D’Alessandro. Prima del confronto culturale, scientifico e gastronomico che si è svolto davanti ad un pubblico attento ed interessato nella ex chiesa della SS.Annunziata, sotto i portici del Seminario (indisponibile la pescheria perché occupato da un mercatino natalizio “chiuso”) si è svolto un mercato di prodotto ortofrutticoli con la signora Rosita Savo, che accompagnata dalla figlia Grazia Bascelli, allieva dell’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria, ha dato una dimostrazione pratica di come viene preparato il cardone prima di essere cucinato. Mentre ripuliva le costole del cardone dalle parti fibrose e spinose la signora Rosita, che si è detta appassionata del lavori di contadina a fianco a marito Leontino, del Vallone Fagnano lungo l’Alento, ha fornito informazioni utili e preziose alle tante signore che hanno affollato i portici del Seminario.
Subito dopo si è tenuta la tavola rotonda, introdotta dal saluto di Rita Bartolommei dell’Auser Unitel, che ha ricordato come sia nata l’idea dell’iniziativa collegata al cosiddetto localismo positivo, che unisce e non divide.
Il prof. Fernando Tammaro si è intrattenuto su alcuni aspetti botanici e culturali del cardone, richiamandosi a Gabriele d’Annunzio” e alla sua grande conoscenza della flora popolare abruzzese, manifestata nella tragedia pastorale “La figlia di Iorio”, soffermandosi su uno studio compiuto unitamente alla figlia Livia, pubblicato sulla rivista “Rassegna Dannunziana” dedicato alle piante officinali abruzzesi.
Il prof. Luigi Menghini, attraverso la proiezione di immagini e diagrammi, ha sviluppato una vera e propria lezione magistrale mettendo a confronto il cardo selvatico, il cardo coltivato e il carciofo, descrivendo la natura della pianta, le sue caratteristiche fitochimiche, la sua utilizzazione nell’alimentazione, le sue indicazioni dal punto di vista della salute e del benessere fisico, il suo impiego come biomassa per la produzione di energia elettrica. All’avvocato Eliodoro D’Orazio è toccato il compito di segnalare la conoscenza del brodo di cardone quale piatto tradizionale natalizio del teatino nell’ambito degli studi condotti nel settore dallo Slow Food.
Ha concluso la serata, Cinzia Di Vincenzo, responsabile della Consulta comunale della Cultura, che ha ringraziato tutti gli intervenuti, i docenti universitari, in particolare, annunciando che l’iniziativa avrà una sua seconda fase il 20 dicembre presso il Salotto Semprevivo, dove alla presenza di cuochi e cuoche, saranno presentate delle ricette tradizionali per il brodo di cardone del pranzo di Natale. Nella mattinata di sabato 11 dicembre l’incontro è stato riproposto presso il mercato coperto di Via Ortona per coinvolgere i produttori ortofrutticoli della Vallata alla rivalutazione del cardone e alla sua maggiore diffusione come piatto della tradizione. A Chieti Scalo è intervenuto l’assessore comunale alle Attività Produttive Antonio Viola che ha portato i saluti dell’Amministrazione esprimendo vivo apprezzamento per l’iniziativa patrocinata dal Comune e inserita nel calendario natalizio cittadino”.
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