Lo Stato si ricorda dopo 43 anni di Lombardo
L’Aquila – Come destatosi all’improvviso, lo Stato si ricorda di un giovane valoroso carabiniere aquilano, ucciso in Sardegna: lo fa però dopo 43 anni. Domani a Roma il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, concederà ai familiari del giovane sottufficiale dei carabinieri aquilano Carlo Lombardo, caduto nel 1966 in Sardegna, la medaglia d’oro al merito civile. Questa la motivazione: “Vice Brigadiere, assicurava, esponendosi a grave rischio, il rispetto delle leggi e dei regolamenti, investigando, in ordine ad un efferato omicidio. Il suo impegno provocava la violenta reazione di un malvivente, che non esitava a tendergli un vile agguato indirizzandogli un mortale colpo di fucile a Fonni (Nuoro)”. Carlo Lombardo, Vice Comandante della stazione di Villagrande Strisaili (Nuoro), nel cuore della Barbagia, venne ucciso nel corso d’un agguato con conflitto a fuoco, nella notte tra il 23 e 24 dicembre del 1966, mentre conduceva le indagini sull’assassinio d’un abitante del centro barbagino. Il giovane, prima di diventare carabiniere, svolgeva la professione di fotografo per le edizioni locali dei giornali in quegli anni.
Desta stupore e rammarico che la medaglia venga riconosciuta solo oggi, dopo ben 43 anni, al valoroso sottufficiale aquilano. Lo Stato è lento nell’esprimere gratitudine ai suoi cittadini migliori. Così come è lento nel punire a dovere i suoi cittadini peggiori. Non guadagna in questo modo la stima della gente.
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