Medicina Nucleare, eccellenza in Abruzzo


L’Aquila – Un esame per stabilire, in tempi rapidi, la natura di infiammazioni e infezioni senza sottoporsi, come accade normalmente, a piu’ accertamenti e controlli. Si tratta della ‘scintigrafia con leucociti marcati’, metodica recentemente attivata all’Ospedale di L’Aquila, l’unico a praticarla in Abruzzo, nel servizio di Medicina Nucleare, diretto dal dott. Massimo di Pietro. E’ un esame di alta investigazione sanitaria (per immagini) cui si ricorre, di solito, quando altre verifiche non siano riuscite a chiarire l’origine di sintomi come, ad es., una febbre persistente. Al paziente, viene prelevato del sangue da cui vengono isolati i leucociti (ossia i globuli bianchi). Queste cellule vengono poi marcate con opportune sostanze radioattive (ovviamente in bassi dosaggi in modo da non nuocere alla salute) e vengono somministrate nuovamente al soggetto. A 3 e a 24 ore dalla somministrazione vengono effettuate delle scansioni con la gamma camera per localizzare la sede di concentrazione dei leucociti marcati e trarne le dovute conclusioni. Il referto con le relative immagini e’ pronto nel giro di 2-3 giorni. Cosi’ si evita al paziente di dover affrontare tutta una serie di esami che comportano tempi lunghi. L’unita’ operativa complessa di Medicina Nucleare del S. Salvatore e’ l’unica, attualmente in Abruzzo, a poter disporre di questa metodica e dal giugno scorso, mese in cui e’ stata attivata, e’ stata utilizzata su oltre 30 soggetti, residenti prevalentemente dell’aquilano: pazienti che, senza questo nuovo strumento d’indagine, sarebbero stati costretti a rivolgersi altrove (per lo piu’ a Roma). E’ facile quindi prevedere che la scintigrafia con leucociti marcati, proprio perche’ in regione si pratica solo all’Aquila, diventera’ a breve uno dei punti di forza dell’ospedale del capoluogo regionale, richiamando pazienti da territori di altre Asl abruzzesi e da altre regioni. In generale, i pazienti che hanno bisogno degli accertamenti di Medicina Nucleare, in larga prevalenza, hanno patologie oncologiche o sono stati operati in ortopedia, con relativa applicazione di protesi. Il 70% delle verifiche viene compiuta sulle ossa, il resto su organi diversi come cuore, tiroide, fegato e cervello. Medicina Nucleare, da gennaio a ottobre del corrente anno, ha effettuato poco meno di 2.000 ecografie e 2.600 scintigrafie (entro l’anno si superera’ quota 3.000). I locali dell’ospedale, che ospitano il Servizio, non hanno subito gravi lesioni in seguito al terremoto e hanno consentito la ripresa delle attivita’ sin dal giugno del 2009. Tra le nuove prestazioni di Medicina Nucleare c’e’ la scintigrafia cerebrale per la diagnosi del morbo di Parkinson, avviata a ottobre. Se ne fanno 2-3 a settimana. “Uno dei punti di forza della nostra Unita’ Operativa”, dichiara il dott. di Pietro, “e’ sicuramente costituito dai nostri tecnici che hanno grande professionalita’ e si prodigano al massimo, al di la’ del dovuto e in modo impagabile”.


09 Dicembre 2010

Categoria : Scienze
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