Trento, le antiche Madonne d’Abruzzo
Trento – (Per gentile concessione del Corriere della Sera del Trentino/Alto Adige) – Nella prestigiosa sede del Castello del Buonconsiglio – il più esteso ed importante complesso monumentale della regione Trentino Alto Adige, residenza fino al XVIII secolo dei principi vescovi di Trento – ancora un’iniziativa culturale dedicata all’Abruzzo.
Dopo il successo dello spettacolo “Glass”, dedicato alla mostra del vetro, ideato ed organizzato dalla compagnia L’Uovo – Teatro Stabile di Innovazione de L’Aquila, andato in scena nel mese di agosto nello stesso Castello del Buonconsiglio, il Museo propone infatti un’altra iniziativa con l’Abruzzo a partire dal periodo natalizio. Il Castello trentino sta infatti ospitendo la mostra “Antiche Madonne d’Abruzzo. Dipinti e sculture lignee medioevali dal Castello cinquecentesco de L’Aquila”.
In esposizione una ventina di opere fra dipinti su tavola e sculture lignee, databili tra la fine del dodicesimo e gli esordi del quattordicesimo secolo, in gran parte salvate dai Vigili del fuoco dal Museo nazionale d’Abruzzo dopo il terremoto del 6 aprile 2009, come documenta il filmato “Arte salvata”. Nella mostra sono inoltre proposte due sculture concesse in prestito dalla diocesi di Teramo: la straordinaria Madonna di Castelli e la Madonna della Cattedrale di Teramo. Tutte le opere erano state esposte temporaneamente al Castello Piccolomini di Celano, nel Museo nazionale della Marsica. Tra i dipinti spiccano la Madonna de Ambro e la Madonna di Sivignano, tra le sculture la Madonna di Lettopalena (CH), databile alla fine del dodicesimo secolo. Sono capolavori che rivelano come l’Abruzzo sia stato un croevia di culture ed un centro di elaborazione di spinte culturali aggiornate, grazie ai frequenti contatti con i territori d’oltralpe e l’Oriente bizantino, sulle rotte dei pellegrini e dei commerci lungo la Via degli Abruzzi e per le vie del mare. La Mostra dedicata ai capolavori lignei dell’Abruzzo resterà presso il Castello del Buonconsiglio fino a domenica 1 maggio 2011.
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