Politica, in campo i Popolari per il Sud
L’Aquila – EX UDEUR E LISTA SROUR SONO CONFLUITI – Da tempo la notizia era nell’aria, non solo a L’Aquila, ma anche in molti centri minori e maggiori della Provincia, e in diverse città abruzzesi: coloro che furono mastelliani, le forze dell’allora UDEUR, riprendono compattezza, si contano, si scoprono consistenti e confluiscono nel partito dei Popolari per il Sud. Leader ne sarà in Abruzzo, ma forse anche ai vertici nazionali, Mimmo Srour (nella foto). L’uomo che guidò una lista alle provinciali e raccolse un bel carniere di consensi. Il partito, raggiunto per telefono, incalzato dal cronista, conferma: sì, siamo nei Popolari con Mastella. E abbiamo anche un sito, lo consulti e saprà tutto di noi. Consultiamo. Rinasce, con un altro nome e con un diverso statuto, il partito che si chiamò Udeur e che – specie nel Centrosud – ebbe una certa consistenza, per niente trascurabile. Da presumere che sarà la stessa cosa anche adesso.
I Popolari sono già ben organizzati: hanno un sito, un simbolo, una collocazione precisa: centrodestra sicuramente, ma con identità definita, vocazione a sentire la gente e i suoi problemi. E, forse, ad arginare tentativi di presee leghiste sempre più significative. La Lega è presente in Abruzzo e in provincia dell’Aquila ogni tanto si fa sentire.
Giro di telefonate, contatti con personaggi in odore di transizione verso il PpS. Bene, prima di tutto qualche precedente e qualche retroscena. Srour aveva una sua lista che alle provinciali contribuì in misura determinante aklla vittoria di Antonio Del Corvo: 3,5% dei voti. Era assessore, ma preferì lasciare perchè si accorse che l’assessorato non aveva mezzi e ruolo. Oggi, alla testa dei Popolari, Srour significa in Provincia un assessore (Fattore), e alcuni consiglieri: non è un mistero infatti che ai Popolari aderiranno in parecchi. Si parla, oltre che di consiglieri provinciali, di sindaci e amministratori di decine di enti, non solo nell’area aquilana. Centrodestra, certamente, almeno in Provincia, ma con una testa per pensare e un’esperienza politica di lungo corso. E anche un appeal politico: oltre 5.000 voti alle provinciali. Determinanti. Se lo furono, ora che c’è il partito, potranno anche esserlo di più.
Non c'è ancora nessun commento.