Università , assemblea alla facoltà di Lettere
L’Aquila- ( dal Comitato 3e32) – “Ce la possiamo fare – dice una nota – a bloccare questa “riforma” che demolisce definitivamente l’Università pubblica. La ribellione degli studenti e dei ricercatori in tutto il paese nelle ultime settimane ha ottenuto un primo risultato, anche se parziale: far slittare la discussione del ddl Gelmini dopo il 14 dicembre (giorno in cui si vota la fiducia al governo). Il governo Berlusconi è in crisi anche su questa riforma, e lo è anche grazie alle nostre lotte.
Sia chiaro, non difendiamo l’Università per come è ora, spesso carente e dequalificata, nè tantomeno i baroni che la governano.
Siamo i primi a sostenere che l’università vada riformata, si, ma non certo prosciugando le risorse, bensì investendo in ricerca e innovazione e coinvolgendo prima di tutto il corpo vivo che ogni giorno studia e produce sapere. Ma respingere questo ddl è la condizione necessaria per poter avviare una trasformazione positiva dell’università .
La “riforma” Gelmini è il prodotto di un governo che agisce solo con tagli e inganni, negando i diritti, e a L’Aquila lo sappiamo bene: la propaganda berlusconiana ha coperto enormi speculazioni sul terremoto, nulla di reale è stato fatto nora per la ricostruzione e per i cittadini, le condizioni di vita, anche per i fuori sede, si fanno sempre più insostenibili.
E noi qui abbiamo un doppio motivo per non fermarci e per rilanciare: dobbiamo muoverci tutti con ancora più forza per bloccare questa riforma e far cadere questo governo criminale. Il 14 dicembre è un giorno importante: mentre Berlusconi cercherà di rimanere a galla con qualche manovra di palazzo, l’appuntamento per gli studenti e i ricercatori, per i precari e i disoccupati, per chi difende i propri diritti e pensa che la misura sia colma è davanti a Montecitorio, per assediare il Parlamento e sduciare di fatto questo governo. Per voltare pagina. E noi, come studenti e come aquilani, dove dovremmo stare?
Ne parliamo GIOVEDì 9 dicembre alle ore 12 in aula F/Camponeschi – Facoltà di Lettere (a seguire dell’iniziativa con Ascanio Celestini) “la cultura è una risorsa e un antitodo alla tirannia”.
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