No allo Stadio del Mare


Pescara – (di Paola Marchegiani, ex assessora alla cultura) – Nel 2009 la Biennale di Venezia ha reso omaggio a Pietro Cascella .
La sua Nave, la Nostra Nave era in mostra , spiegata su enormi pannelli, all’esterno del Padiglione Italia, con lo sfondo del Mare, parte integrante dell’opera stessa, il mare come “segno disponibile dell’Infinito”.
Mi sono sentita fiera di essere pescarese come Lui mentre osservavo la sua scultura, in una sintonia intima che nasce dall’appartenenza ad una terra comune e da una conoscenza antica. Pietro per anni aveva sperato che qualche amministratore locale si sarebbe accorto che la Sua Nave giaceva devastata dal degrado, infossata perchè non completata.
Appena eletto Luciano D’Alfonso comprese l’artista e dedicò al suo lavoro cura e attenzione, completandolo secondo il progetto del Maestro. Pescara così si arricchiva di un monumento che aveva in sé una doppia valenza artistica-ambientale perchè coniugava al contempo la pietra bianca con il verde dell’Adriatico . Leggo dai giornali locali che è intenzione dell’Amministrazione Mascia realizzare davanti alla Nave due campi regolamentari e palchi per accogliere un gran numero di spettatori. Ritengo ciò un attentato alla Bellezza.
Denuncio con forza la portata catastrofica di questa scelta che contrasterò senza indugio.
Lotterò perchè Largo Mediterraneo continui ad essere questo unico slargo dove noi pescaresi possiamo vedere il mare, perchè questa apertura rimanga intoccata, perchè concepita insieme all’opera stessa.
Lotterò perchè queste strutture sportive non possano mutilare l’idealità e l’essenza stessa dell’opera d’arte.
Difenderò questo luogo ammantato di incanto che respira con le onde che parla con l’orizzonte che culla l’anima della Città e la fa sognare.
Purtroppo continua il percorso negativo dell’Amministrazione Mascia tra l’immobilismo delle idee e scelte paesane, come quella della giostra in finto stile settecentesco veneziano in Piazza della Rinascita a cui si aggiunge per il Natale un grande tendone in pura plastica, di colore bianco ghiaccio a riporto con la pista di pattinaggio.
E’ Grave come l’Amministrazione Mascia stia denaturando i pochi luoghi identitari della città.
Lo Stadio del Mare sito davanti alla Nave diventerà un non luogo uguale a tanti non luoghi, perderà il suo manto poetico.
La mia proposta allora come quella già annunciata dal capogruppo PD è quella di localizzare le strutture sportive nell’Arena del Mare più ampia e ancora più valorizzata dall’altra creatura di Luciano D’Alfonso il Ponte del Mare.
Spero solo che l’ottica miope di chi compie scelte errate solo perchè sente il peso di chi ha governato prima di lui sia accantonata e sia prioritario il bene della Città.
(Ndr) – Non è che un’amministrazione possa fare e disfare tutto ciò che le viene in mente: ci sono regole, vincoli, limiti, e soprattutto c’è una città che deve essere capace di opporsi facendo pesare la sua opinione, la sua presenza vigile e attenta.


07 Dicembre 2010

Categoria : Cultura
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