Uil a conferenza dei capigruppo regionali
L’Aquila- La Uil Abruzzo è stata invitata alla Conferenza dei capigruppo regionali, martedì 7 dicembre all’Aquila, Palazzo dell’Emiciclo, ore 11.30, ad illustrare le richieste al centro della manifestazione del 1 dicembre a Pescara, per il governo delle crisi industriali e la priorità delle politiche del lavoro. “È una prima concretizzazione – dice il sindacato – degli impegni assunti dal Presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, e dai Vice-Presidenti Giovanni D’Amico e Giorgio De Matteis, che il 1° dicembre hanno ricevuto una delegazione della Uil Abruzzo e delle fabbriche in crisi. Risposte ai problemi del lavoro e dello sviluppo diventano ancora più necessarie dopo la scoperta del buco nei conti della Sanità , che avrà come conseguenza ulteriore rigore e più debito. Non esistono soluzioni indolore al reperimento dei 360 milioni per coprire il buco. L’aumento delle tasse sarebbe la risposta peggiore, anche considerando che nel nostro Paese il fisco conosce solo i redditi da lavoro e pensione e le imprese regolari, mentre ignora i ricchi. A questo proposito, e in vista degli aumenti delle tariffe dei trasporti, chiediamo al Presidente Chiodi di concordare regole fiscali e tariffarie che alleggeriscano il peso sui redditi fissi più bassi. Ma anche i mali minori, come il mutuo (debito) e l’utilizzo di parte del FAS (distrazione di risorse dallo sviluppo al ripiano dei conti), sono mali, che dovranno essere urgentemente compensati: aprendo un serio confronto pubblico sul bilancio, per individuare strade per aumentare le entrate, e procedendo celermente e con trasparenza alla vendita degli immobili per ripristinare il FAS. La nuova stretta rigorista va assolutamente riequilibrata con politiche di sviluppo e pro-lavoro. Ai Capigruppo al Consiglio Regionale illustreremo le nostre idee per governare le crisi industriali e mettere in campo un pacchetto di misure per l’occupazione stabile. Sono inoltre di estrema attualità le richieste fatte alla Giunta Regionale e al Governo Nazionale da tutte le parti sociali, per lo sblocco delle risorse nazionali per lo sviluppo dell’Abruzzo. Non solo rigore, dunque, che, tra l’altro, nemmeno abbassa il debito, ma subito investimenti, formazione e stimoli all’occupazione stabile”.
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