Parti politiche unite contro violenza donne


L’Aquila – (di Isella Frutti – UGL cultura) – Il 25 novembre 2010 è stata la giornata mondiale in cui si è celebrata la violenza contro le donne in tutte le suo forme, diverse sono state le iniziative, molti gli interventi da parte di autorevoli personaggi del mondo politico-sindacale, sociale e culturale. Il tema unisce le parti politiche; di estrema rilevanza per lo sviluppo sociale di un paese, richiede un’attenzione particolare e a questo proposito UGL ABRUZZO ritiene sia essenziale agire non soltanto nella fase assistenziale e penale, ma in senso preventivo ovvero cercando di abbattere la cultura del “maschilismo” frutto dell’ignoranza diffusa purtroppo anche tra le donne stesse. La donna in quanto madre deve orientare l’educazione del figlio maschio verso il rispetto della sua dignità trasmettendo valori tali da evitare la sua considerazione come strumento per affermare la virilità dell’uomo.
L’uomo non deve essere giustificato dalla donna nel suo comportamento sessuale in quanto “uomo”, la donna stessa, dunque, può essere artefice della costruzione di una realtà senza violenza non avendo timore nel reagire ai tradimenti, alle ingiustizie, ai ricatti negli ambienti lavorativi e domestici e alle violenze fisiche, sessuali e morali.
Tutto ciò può realizzarsi attraverso una maggiore unione tra le donne, una unione che consentirebbe loro di raggiungere posizioni elevate, dirigenziali e di responsabilità nel lavoro.
Il lavoro per la donna deve essere una priorità al pari della famiglia, le permette di essere indipendente, di esprimere se stessa e di reagire con maggiore forza ai soprusi e alla violenza, per questo strumenti e leggi adeguate, come quelli vigenti nei paesi sviluppati socialmente, devono rendere effettiva la parità dei ruoli dei genitori.
Il ruolo del padre è fondamentale per la crescita del figlio, una società senza padri è una società debole, genera frustrazione e predispone alla violenza. Si chiede, pertanto, agli uomini collaborazione nel far emergere la donna nel lavoro e nella società, presa di coscienza e supporto nel risolvere questo secolare problema iniziando a non considerare il corpo femminile come una merce o un bene di consumo anche se consapevolmente esposto in tal senso.


04 Dicembre 2010

Categoria : Cultura
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati