Le esondazioni e il sindaco fuorviante


L’Aquila – (di Roberto Tinari ed Emanuele Imprudente, consiglieri comunali) – Qualcuno, a cominciare dal sindaco Cialente, che, per celare la sua incapacità e i suoi palesi errori, oramai caratterizza il suo operato solo con affermazioni arroganti e bugiarde, ha cercato di far passare un messaggio assolutamente fuorviante. Se si fossero già realizzati gli interventi – pazzeschi e contro ogni rispetto ambientale – sul fiume Aterno, le esondazioni di questi giorni non sarebbero avvenute. E in questo senso sarebbe stata evidenziata l’irresponsabilità dei Consiglieri comunali che si oppongono al progetto della struttura commissariale per il fiume, che prevedono la costruzione di un “mostro ecologico” costituito da un invaso ampio 45 ettari, nell’area compresa tra Coppito, Cansatessa, San Vittorino e Pettino.
Niente di più falso. Anzi, proprio quanto accaduto dimostra come quel tipo di intervento non risolverebbe alcun problema, ma costituirebbe una mera cementificazione dell’Aterno.
Ribadiamo che, unitamente a tanti altri Consiglieri comunali e a moltissimi cittadini, non siamo contrari agli interventi per la messa in sicurezza del fiume e dunque del territorio comunale interessato. Anzi, vogliamo proprio che la prevenzione interessi tutto il comune capoluogo e tutto il corso dell’Aterno, contrariamente al Sindaco Cialente che, con la sua solita politica miope, vorrebbe che le operazioni di salvaguardia venissero programmate solo in determinate aree del territorio.
Quello che abbiamo fatto, facciamo e faremo è contestare il contenuto del progetto, basato sulla realizzazione di vasche inutili e assolutamente impattanti.
Gli esperti di una società olandese – e in quel Paese di interventi mirati ad arginare i pericoli che provengono dalle acque se ne intendono certo più di noi – hanno bocciato un intervento simile a quello previsto per l’Aterno, allestito nel fiume Tagliamento.
I cittadini e i rappresentanti istituzionali che si oppongono a tale processo non si stanno limitando a dichiarare il suo no al progetto in questione. Hanno, al contrario, proposto un’azione sostitutiva sulla scorta di un parere di un professionista esperto della materia, vale a dire il prof. Martella, docente emerito dell’Università dell’Aquila. Tale posizione ha trovato un parziale consenso da parte dei tecnici del Commissario per fiume. L’ipotesi in questione prevede la rinuncia alla costruzione dell’invaso, un intervento di più ridotto impatto ambientale, che fornisce maggiori garanzie per l’obiettivo prefissato e soprattutto meno costoso. Un risparmio di 30 milioni di euro, magari da destinare ad altre opere molto importanti, quali quelle necessarie per il fosso di San Giuliano e per tante altre realtà critiche del comprensorio aquilano, dove esiste un’evidente sofferenza idrogeologica. Apra gli occhi, il Sindaco Cialente, la smetta di gettare addosso agli altri responsabilità che sono solo le sue e, per una volta, abbia il buon senso di prestare ascolto alle richieste dei cittadini. Attuando l’idea di predisporre dei lavori meno invadenti e più economici, peraltro non solo nel territorio dell’Aquila, ma anche in quello dei Comuni attraversati dall’Aterno, il problema esondazioni si può avviare a una risoluzione permanente.
Con le prove di forza, invece, non si va da nessuna parte. Si continua a fare solo dei danni. E il Primo Cittadino si sta dimostrando un “grande esperto” di come si perpetrano dei danni alla collettività.


02 Dicembre 2010

Categoria : Politica
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