Fucino, allagati 2.500 ettari
Avezzano – I RISULTATI DI DECENNI DI POLITICA AGRICOLA INETTA E DANNOSA – Il maltempo ha picchiato duro anche nel Fucino, dove almeno 2.500 ettari di campagne coltivate sono sott’acqua. In mattinata il tempo è migliorato, ma se dovessero tornare precipitazioni (le previsioni non sono ottimistiche, qui come nell’Aquilano) il rischio di esondazione per i canali di irrigazione si farebbe pesante, con gravi conseguenze. Nella zona sono caduti in 36 ore 60 millimetri di pioggia, come dicono gli esperti, mentre normalmente in un giorno ne cadono 4-5. Un millimetro di pioggia è un litro di acqua sulla superficie di un metro quadrato. Alle precipitazioni, si sono aggiunte enormi massa d’acqua venute giù dalle montagne e dalle colline, sulle quali il leggero manto nevoso caduto in precedenza si è sciolto. La situazione è grave a causa delle intemperanze meteorologiche, questo è chiaro, ma anche della tradizionale incuria dell’uomo. Nel Fucino mancano da sempre delle adeguate vasche di raccolta dell’acqua, utili in estate per l’irrigazione, e nella stagione piovosa come spazi di raccolta dell’eccesso di acqua. Se n’è sempre parlato, ma naturalmente non sono mai state costruite, benchè il Fucino sia una delle aree agricole più importanti d’Italia. Sono i frutti di una politica dell’agricoltura fatta di chiacchiere, sprechi enormi, retorica politica ma – sul piano pratico – totale ineffcienza e inettitudine. Per decenni la politica ha preferito correre ai ripari, traendone vantaggio in termini elettorali, anzichè prevenire. I risultati si vedono: questa mattina nel bacino pare essere tornato, sia pure in dimensioni ridotte, l’antico lago.
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