Politica, grandi manovre con FLI e MPA
L’Aquila – (Nella foto Palazzo Silone: quanti ambiscono a sedersi lì dentro per governare l’Abruzzo…) – La politica ha molte possibili definizioni a sua disposizione, secondo le idee e i punti di vista di chi la giudica. Sulla totale assenza di trasparenza sono però tutti d’accordo. Le cose loro se le fanno a casa loro, a cena, in incontri quasi clandestini, dentro le sedi dei partiti (che però non vanno più di moda, come teatro delle grandi manovre: la maggior parte infatti non ha una sede…), per telefono, tramite messaggi criptati. Trasparenza, comunque, sempre zero. Tengono bocche chiuse e si mostrano reticenti, quasi riservati, i politici che i giornalisti riescono a raggiungere. Se sono ben accetti, riescono a strappare qualche indiscrezione. Noi non lo siamo, quindi rubinetti chiusi. Si fanno negare, molti politici. Il preambolo serve a far capire che della consultazione di oggi tra PdL , FLI e MPA, non si sa nulla o quasi. E’ avvenuta, questo sicuramente, perchè molti e anche grossi sono i nodi da sciogliere, dopo la drastica irruzione di Storace e della sua Destra nell’agone, con la benedizione di Berlusconi. A Storace e ai suoi esponenti locali va dato spazio in esecutivo: leggi, un assessoratoi esterno. Vedono appannato coloro che già si sentivano seduti in giunta. In declino le azioni di Ricciuti, meno quelle di Giuliante che, comunque, il suo ruolo “pesante” in politica lo ha come capogruppo centrodestro in consiglio regionale. Alza la voce il MPA per bocca dello snello ma coriaceo Giorgio De Matteis, molto vicino a Chiodi, a quanto si dice, e quindi titolato a farsi sentire quando reclama spazio per il suo movimento. Avremo una giunta a dieci oppure a docici assessori? Alemno virtuali, visto che non si potrebbe superare il numero canonico: dieci, appunto. Le trattative continuano. Chiodi è sempre più consumato dai ruoli importanti che ricopre, tanti. E dalla politica che, comunque si mettano le cose, va sempre a bussare alla sua porta o a chiedergli conto di decisioni per alcuni indigeste. Come la nomina del manager Varrassi alla ASL di Teramo.
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