Comunicazione e mondo del calcio


L’Aquila – Prosegue il ciclo di riunioni tecniche tematiche organizzate dalla Sezione Arbitri AIA dell’Aquila: il 26 novembre si è parlato di comunicazione, un tema fondamentale nel mondo del calcio su cui lo stesso presidente del Comitato Regionale Abruzzese, Pasquale Rodomonti, sta puntando e spendendo molte energie.
Ospiti d’eccezione i dirigenti dell’Aquila Calcio: il direttore generale Fabio Guido Aureli, il segretario avv. Antonio Ranucci e il mister Leonardo Bitetto, ripristinando una tradizione interrotta solo nel periodo del sisma che ogni anno voleva per invitata la più blasonata società del capoluogo abruzzese dalla sezione AIA locale.
L’organizzatore e moderatore dell’incontro è stato l’associato Stefano Massacesi, ora arbitro di Calcio a 5 e grande appassionato di calcio dilettantistico, che ricordava come Aureli fosse giovane ma dalla grandissima esperienza sia come giocatore e allenatore dei campionati giovanili, sia come dirigente con laurea, master e specializzazioni nelle discipline sportive e nel relativo marketing e organizzazione societaria.
Aureli iniziava parlando di quanto importante sia la comunicazione non verbale, citando gli atteggiamenti al momento dell’arrivo al campo di gioco che danno subito l’impressione di un arbitro sereno, sicuro e disponibile, o che, al contrario, lo fanno presupporre come indispettito o presuntuoso.
Il direttore generale si dichiarava però ben consapevole che la terna ha percezioni simili e spiegava quindi come la sua società curasse questo aspetto e cercasse di accogliere nel miglior modo possibile gli arbitri mettendosi tutti a disposizione anche per far capire l’aspetto ambientale che è tipico di ogni località.
Veniva elogiata l’iniziativa del Presidente FIGC Abruzzese Daniele Ortolano di istituire un corso per dirigenti base affinché il livello culturale di tutti gli addetti ai lavori, anche nelle categorie dilettantistiche, possa crescere e con esso la qualità dell’ambiente calcistico inteso in senso lato.
Invitava gli arbitri al buon senso, e a mantenere aperto un canale di comunicazione con il capitano o il mister, sempre nel più assoluto rispetto dei ruoli, mantenendo la propria personalità con cordialità ma fermezza, evitando però atteggiamenti da muro contro muro che alla lunga si mostrano improduttivi.
Tra i vari episodi positivi ed esperienze a contatto con gli arbitri di tutta Italia, Aureli ricordava l’incontro con Stefano Farina, all’epoca ancora in organico come arbitro in Serie A e ora responsabile in Can PRO, che aveva una grande personalità e capacità di farsi comprendere, pur restando sempre al di sopra delle parti.
L’intervento si concludeva parlando di quanto fosse importante l’aspetto comunicativo per la sua società e la relativa immagine, curando tanto l’aspetto sociale e aggregativo, citando la partecipazione in progetti statali come “Giovani per l’Abruzzo” o i vivi complimenti ricevuti da Luca Pancalli, vicepresidente del Coni, per aver organizzato un congresso con la partecipazione di ragazzi diversamente abili impegnati nel catering.
Dopo alcune domande di rito, Massacesi lasciava la parola al mister Bitetto che esordiva con esempi pratici di alcune affermazioni atte ad indispettire l’interlocutore e quindi da evitare, mostrando come la scelta di esprimere fermezza ma anche estrema disponibilità sia l’atteggiamento giusto e fondamentale per relazionarsi con i dirigenti.


28 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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