L’opinione – Elezioni, camorra, ricostruzione…

L’Aquila – (di Paolo Vecchioli, avvocato) – Il braccio armato del CSM e partito delle toghe,ANM celebra la sua Kermesse naz.le a Roma in procinto e nella scia della campagna elettorale di primavera qualora la congiura di palazzo non dovesse determinare l’annientamento oltre che personale anche fisico del Cavaliere . Si precipita Napolitano mai cosi aitante e pericolosamente dimentico dell’età e degli acciacchi attuali e di quelli a lui derivati anche da oltre quarant’anni di comunismo militante.

Slinguazza tra i primi ed anticipando la concorrenza giudaFini che paga la cambiale per la riservatezza solo a lui dedicata delle toghe rosse che lo hanno indagato con somma discrezione,a proposito di norme ad personam qui siano a regole comportamentali ad hoc,quale protagonista in negativo della querelle di Montecarlo archiviata ad orologeria mentre il cognato si gode l’appartamento che una militante aveva donato per scopi,evidentemente altri e sicuramente non riconducibili neanche esteticamente ai Tulliani.

Rendono servile omaggio tutti quelli che mai saranno indagati soprattutto ad orologeria ut supra e si garantiscono attraverso la certificazione di nemici giurati del Berlusca,che Dio lo stramaledica,la democratica immunità ed impunibilità che il partito dei giudici riserva a chi si prostituisce ai privilegi della casta, all’irresponsabilità fatta regola di vita a spese di Pantalone, alle deroghe per le sedi, le residenze,gli incarichi fuori ruolo,all’arbitrio spacciato per libertà,alla partigianeria spacciata per giurisdizione,al libero convincimento che diventa dottrina di partito.

Perché a L’Aquila i processi per il terremoto hanno sorpassato tutti gli altri processi pendenti?

Ma la regola che stabilisce la cosiddetta e sempre difesa dalle toghe rosse cioè l’obbligatorietà dell’azione penale per caso determina ratione materia che il processo per guida in stato di ebbrezza occorso il 5.4.09 debba e possa essere istruito e celebrato dopo quello per i fatti del 6.4.09 ?

Esiste una regola che determina la precedenza dei procedimenti in base allo strepitus fori oppure già vige la riforma del Berlusca,che Dio lo stramaledica,che impegna l’azione penale dei PM in base ad esigenze anche dettate dalla contingenza come dall’esecutivo ?

La risposta potrebbe essere quella che a L’Aquila,finalmente,qualche solerte inquirente,con auto blù ed annessi e connessi,non residente in loco come imporrebbe l’O.G. e come vale per altri dipendenti dello Stato,si è accorto che con gli appalti per la ricostruzione sono arrivati “ casalesi” ed affini .

Come dire che alla fiera della Befana sono arrivate le bancarelle e,caso strano, anche i soliti marocchini ed ambulanti abusivi.

Per fortuna però che a L’Aquila insieme ai solerti inquirenti che dicono e non dicono però fanno capire,ci sono anche magistrati giudicanti tra i quali qualcuno che svolge lo stesso ruolo nello stesso grado e sempre in Tribunale da oltre un decennio e senza che mai si è osato destinarlo anche ad altre mansioni e/o altro ufficio,come per rispetto di una “divinazione”.

Il divin poeta diceva e scriveva risolto a Firenze “ ….godi godi Fiorenza mia poi chè sei si grande che per terra e per mar batti l’ali e per lo inferno il tuo nome si spande…” -

Vuoi vedere che anche nella città di Federico II dove alle toghe è demandata l’interpretazione della volontà popolare e la percezione del dolore di chi è stato colpito dalla tragedia del Terremoto ,con la scusa delle infiltrazioni camorristiche e mafiose e sulla scia delle piazze mosse dai sinistri sciancati da ogni possibile votazione ,si determinerà una situazione che vedrà protagonisti personaggi solo di passaggio a L’Aquila e che neanche vi hanno mai soggiornato e/o abitato ma che però ne giudicheranno le sorti nelle componenti sociali ed economiche dettando le nuove regole di ingaggio per la ricostruzione?

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