Pescatore paga il fitto con il pesce
Fresagrandinaria – SERVE PER I PASTI DEGLI ANZIANI – Il pescivendolo ambulante, in difficolta’ economiche, non riesce a far fronte alle rate d’affitto del locale e paga l’amministrazione comunale con il suo pescato. Il singolare baratto e’ stato denunciato dalla minoranza di centrodestra in Consiglio Comunale e sui muri del paese con un pepato manifesto: “L’ennesimo pasticcio”, lo ha definito il consigliere Anna Adelina Dragonetti, che avanza dubbi sulla legittimita’ della vicenda. La rivendita utilizzata dal commerciante, infatti, e’ di proprieta’ comunale e il mancato pagamento del canone avrebbe prodotto la morosita’. Il sindaco Giovanni Di Stefano non sembra allarmato: “E’ vero – dice – Cesario Valentini, il pescatore da un paio d’anni dice di essere in difficolta’ e di non poter pagare le rate d’affitto, 50 euro al mese per il locale di Via dell’Emigrante che il comune gli ha messo a disposizione. L’unico che assicura le necessarie condizioni igieniche. Per non rinunciare a quella che riteniamo una funzione sociale, non essendoci altre pescherie in paese, abbiamo accettato che pagasse gli arretrati con il pescato. A Natale e Pasqua l’ambulante fornisce il pesce per i pranzi sociali degli anziani e rilascia regolare scontrino fiscale. Che c’e’ di male? Faremo altrettanto anche quest’anno – dice Di Stefano – il 12 dicembre, nel locale polivalente, dove riuniremo 120 tra anziani e ospiti, senza pagare un euro nei ristoranti”.
La cosa durerebbe da anni ma solo ora qualche politico se n’è accorto: magari anche qualcuno che ha partecipato a cene sociali. Distrattamente, s’intende.
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