Giovani chiamati in causa
L’Aquila – Maria Pia Pizzolante di Sinistra ecologia e libertà scrive: ““Tutta un’altra vita davanti”, lo slogan apparso sui manifesti in giro per la capitale, un bel sussulto al cuore nelle grigie mattinate di questo piovoso novembre. Sarebbe bastato “tutta la vita davanti”, col richiamo al film di Virzì, ai giovani, al lavoro che non c’è o è precario? No, non bastava. Si, se ci siamo costituiti è per parlare di vita e su questo tema i giovani e la politica non possono che essere chiamati in causa.
Se ci siamo incontrati, se abbiamo unito le nostre storie, se abbiamo “bisticciato”, se abbiamo anche fatto degli errori, è perchè sentiamo forte l’esigenza della vita. e la vita che vogliamo, non deve essere solo migliore, deve essere altra, perchè ci vuole poco a far meglio di così, a essere migliori di questa destra, ma anche di tanta sinistra, il difficile è essere altro. Allora perchè un partito, nell’epoca della demonizzazione dei partiti?
Perchè serve la cinghia di trasmissione tra amministratori e cittadini, perchè la forza di chi governa sta nella comunità che lo/a sostiene, perchè c’è bisogno di una struttura in cui sia possibile elaborare un progetto politico collettivo e un sistema di idee condivise. Ci vuole compattezza per contrapporsi alla svendita dei beni comuni, per rompere i legami illegittimi e cementare legami costruttivi, per reimpastare una società che appare sempre più sfarinata, divisa, non partecipe, o semmai coinvolta in comitati di scopo che difendono il metro quadrato davanti al proprio uscio senza curarsi di quello del vicino che nel frattempo se ne trova privo.
A noi il compito di riconnetterli, di far diventare la lotta di uno parte di un progetto collettivo, di creare i legami e i nessi per far emergere la forza di un percorso condiviso. “DA SOLO NON TI SALVI” è il titolo di un appello, partito da un blog (italia2013.org, tra le altre un bel blog pieno di spunti di riflessione molto interessanti), un documento sulla “questione generazionale” in vista della manifestazione della CGIL del 27 novembre.
Che se ne dica i giovani ci sono, sono sempre più incazzati, siamo sempre meno disposti a tutto, o come recitavano i manifesti di una geniale campagna di qualche giorno fa “non più” disposti a tutto! In questi anni ci hanno ricattati: il diritto allo studio è stato svilito a semplice appendice di un sistema che salvaguarda e anzi incentiva le scuole private, il mondo del lavoro non solo non ci attende ma ci snobba e cerca solo di ricattarci al ribasso!!!
Il migrante che se ne va ramingo con la scatola di cartone sotto il braccio, è l’identikit più fedele di ciascuno di noi quando abbiamo il coraggio di toglierci la maschera. è l’allegoria del nostro precariato, emblema della nostra mancanza di cittadinanza, personificazione del buio oltre la siepe. E’ la parabola vivente del nostro sentirci senza ripari, investiti dai venti dell’angoscia e intirizziti dal gelo della solitudine. E’ il simbolo del nostro essere stranieri gli uni agli altri, e forse anche a noi stessi.
Ebbene sono giovani quelli che scendono in piazza contro il ddl Gelmini, sono giovani tanti nuovi iscritti all’ANPI, sono giovani molti dei militanti più attivi anche in Sinistra Ecologia e Libertà, sono giovani i ragazzi delle fabbriche di Nichi e giovani della CGIL gli ideatori della campagna “non più”. L’azione di viral marketing partita con una serie di annunci indecenti che ricalcano alla perfezione le offerte di lavoro rivolte alla generazione compresa tra i 25 e i 35 anni (www.giovanidispostiatutto.com), si è evoluta poi nell’affermazione di una resistenza a questo deprimente mercato: “Non più”DISPOSTI A TUTTO, evidenzia l’opposizione a questi ricatti ed esprime il coraggio di una denuncia che spesso è più difficile della mera accettazione.
Sabato saranno in piazza, a manifestare che il futuro è dei giovani e del lavoro! Dal congresso alla piazza, anche Sinistra Ecologia Libertà, perchè la buona politica parte dall’assunzione di responsabilità verso le giovani generazioni e verso il lavoro”.
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