Federico su Battisti e centro Ovidio
Sulmona – Il sindaco Fabio Federico scrive: “Registro innanzitutto positivamente l’interesse, seppur tardivo, del Sig. Antonetti e della CGIL, relativamente ai problemi della Caserma Battisti e dei lavoratori del Centro Commerciale Ovidio.
Non ricordo infatti la presenza del Sindacato allorquando l’intera città , alla presenza del Vescovo, dell’On. Pelino, del Sindaco e della promotrice dell’organizzazione, Barbara Zarrillo, si stringevano fisicamente intorno alla Caserma già due anni fa e mettevano in opera tutto ciò che era nelle loro possibilità per sventarne la chiusura; così come non ricordo la presenza del Sindacato in occasione delle recenti criticità strutturali del centro Commerciale Ovidio nel corso delle quali il Sindaco era costantemente presente e personalmente a disposizione per ogni possibile soluzione della problematica.
Preliminarmente è necessario che la CGIL comprenda che l’Amministrazione Comunale non ha alcun titolo decisionale sull’Esercito Italiano e sulle Imprese private e pertanto se è in animo occupare il Comune , sarebbe più corretto occupare il Ministero della Difesa e la sede centrale dell’Imprenditore Berardi” .
Venendo ai fatti le Istituzioni citate hanno ottenuto un primo risultato e cioè quello di prolungare di almeno due anni la vita della nostra Caserma e, nel corso di questi due anni, ha assiduamente lavorato attorno ad un progetto tanto importante quanto risolutivo della problematica e cioè quello della realizzazione di un Centro di Protezione civile provinciale nella Caserma Battisti con la collaborazione dell’Esercito, dell’INGV e dei VV. FF..
Il progetto deve essere ancora condiviso formalmente dal Ministero della Difesa e, a tale fine , ho chiesto un ulteriore appuntamento al Ministro Ignazio La Russa e sono in attesa di incontrarlo.
Per quanto attiene invece i lavoratori della Ditta Bernardi , prima ancora che la CGIL si accorgesse del problema, lo avevo già risolto in quanto , pur in presenza di un verbale dei Vigili del Fuoco che mi obbligava ad emettere un’ordinanza di chiusura, provvedevo a contattare i Vigili del Fuoco stessi, la proprietà della Ditta ed i miei Uffici Tecnici , ottenendo la certezza di una rapida soluzione, derivante dal ridimensionamento volumetrico degli ambienti, per rientrare nei parametri previsti dalla Legge in ordine alla sicurezza dei locali aperti al pubblico.
Sono quindi disponibile a qualsiasi incontro nel primo momento libero che mi sarà concesso da una intensa attività amministrativa per discutere la problematica ed illustrare le soluzioni con tutti coloro che vorranno farlo con animo serio e costruttivo, ma privo di ogni strumentalizzazione politica.
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