Storia del Nono Reggimento Alpini
L’Aquila – (Nelle foto dall’alto il col. Fabio Asso, il col. Franco Federici) - Nei prossimi giorni ci saranno importanti avvicendamenti nel 9° Reggimento Alpini, di cui si riferirà. Oggi presentiamo una scheda storica. Il Nono Reggimento nasce il 1 luglio 1921 con i battaglioni “Vicenza”, “Bassano”, “Feltre” e “Cividale” ed è inserito nella 3^ Divisione Alpina. Dal 1935 è inquadrato nella Divisione “Julia” ed il 13 aprile dello stesso anno costituisce nella sede di Gorizia il Battaglione alpini “L’Aquila”. Il suo motto, “D’Aquila Penne, Ugne di Leonessa” che racchiude il nome di tre città abruzzesi, bacino di reclutamento del battaglione, esce dalla immaginifica fantasia del poeta pescarese Gabriele D’Annunzio.
Il battaglione segue le sorti del reggimento con cui partecipa alla campagna di Grecia ed a quella di Russia, dove si distingue particolarmente durante i duri combattimenti per sfuggire all’accerchiamento sovietico.
Rientrato in Italia, viene sciolto nel settembre 1943 nella zona di Udine. L’unità, ricostituita nel settembre 1944 come Battaglione alpini “Abruzzi” poi rinominato “L’Aquila” ha combattuto in Italia con il Reggimento fanteria speciale del Gruppo di Combattimento “Legnano” per passare a guerra finita nell’8° reggimento alpini della Brigata “Julia”.
Con la ristrutturazione dell’Esercito del 1975 al Battaglione Alpini “Vicenza” viene assegnata la Bandiera di guerra e le tradizioni del 9° Reggimento, che rinasce il 26 agosto 1996 in L’Aquila sulla base del preesistente Battaglione Alpini “L’Aquila”.
Ridislocato nel 1975 da Tarvisio (UD) a L’Aquila, il 4 settembre 1991 costituisce uno dei reggimenti “pilota” del nuovo ordinamento.
Attualmente, il 9° Reggimento Alpini è inquadrato nella Brigata Alpina “Taurinense” e dipende dal Comando delle Truppe Alpine.
MISSIONI ALL’ESTERO
Ha preso parte alle più recenti operazioni fuori area dell’Esercito Italiano (Mozambico nel 1993; Bosnia nel 1998; Albania nel 1999; Kosovo nel 2000, nel 2001 e nel 2007; Afghanistan nel 2003, nel 2005, nel 2008 e nel 2010). .
Di rilievo la partecipazione all’Operazione “Enduring Freedom”, nota come “Contingente Nibbio” per la quale il reggimento ha ricevuto la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia.
CADUTI E FERITI IN SERVIZIO
1. Mar. Ca. Luca Polsinelli (deceduto a seguito di attentato in Afghanistan il 05.05.2006);
2. 1° Mar. Salvatore Ruggiero (deceduto per un malore in addestramento sciistico il 15.01.2008);
3. Serg. Alessandro Luciani (ferito a seguito di attentato esplosivo in Afghanistan il 18.08.2008);
ONORIFICENZE ALLA BANDIERA DI GUERRA
– Nr. 1 Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia (1^ Guerra Mondiale, 1915 – 1918);
– Nr. 1 Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia (Op. “Enduring Freedom”, Afghanistan 2003);
– Nr. 1 Medaglia d’Oro al Valor Militare (Fronte Russo, 1949);
– Nr. 1 Medaglia d’Oro al Valor Militare (Fronte Greco, 1949);
– Nr. 1 Medaglia d’Oro al Valor Militare (1^ Guerra Mondiale, 1917);
– Nr. 1 Medaglia d’Oro al Valor Militare (1^ Guerra Mondiale, 1918);
– Nr. 1 Medaglia d’Oro al Valor Militare (Fronte Russo, 1949);
– Nr. 1 Medaglia d’Oro al Valor Militare /Guerra di Liberazione, 1949);
– Nr. 1 Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito (Sisma del Friuli, 1976);
– Nr. 1 Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito (Sisma di Potenza, 1980).
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