“Strumentalizzata nostra protesta”-Tg1: “Errore” – Chiodi se la prende con Annozero
L’Aquila – (di Stefania Pezzopane, assessore comunale) – Ieri sera abbiamo assistito alla solita disinformazione del TG1. In un servizio andato in onda alle 20, visibile anche sul sito web del TG1, sono state usate ad arte le immagini del corteo degli aquilani dello scorso luglio e le bandiere nero verdi per parlare della protesta degli universitari a Roma e degli scontri con la polizia. Una vergognosa manipolazione delle immagini e dell’informazione, in cui si cerca di mettere in cattiva luce non solo la protesta degli universitari, ma anche e soprattutto quella dei nostri concittadini. I volti riconoscibili di tanti aquilani, che hanno partecipato a qual corteo e i colori della nostra città ancora una volta sono stati strumentalizzati in maniera faziosa dal TG di Minzolini.
Chiedere le dimissioni del Direttore del TG1 è pletorico. Facciamo appello al Presidente della Commissione Vigilanza Rai Sergio Zavoli e al Garante per le comunicazioni, affinchè intervengano duramente contro questa ennesima beffa, per ripristinare la correttezza d’informazione. Chiediamo non solo l’immediata rettifica del servizio, ma che il Direttore risarcisca tutti gli aquilani. I proventi li destineremo per finanziare il progetto Scuole Aperte, con cui il Comune dell’Aquila intende occuparsi della carenza degli spazi aggregativi e culturali per i giovani di questa martoriata città .
IL TG1 – Un “errore tecnico” e “non certo una scelta editoriale” l’aver mandato in onda ieri nell’edizione del Tg1 delle 20, all’interno del servizio sulla manifestazione degli studenti a Roma, “a partire dall’assalto in mattinata al Senato”, una sequenza di immagini della durata di alcuni secondi relativa ad una precedente manifestazione, ad opera di giovani aquilani, nella capitale. La precisazione arriva dal Tg1 con una nota della segreteria di redazione in cui ci si scusa “con gli interessati e con i telespettatori”. Nell’evidenziare che e’ stato solo un errore tecnico, si sottolinea “anche perche’ le immagini che precedevano e seguivano la sequenza contestata erano di per se’ assai eloquenti”.
CHIODI E ANNOZERO – La Rai dia voce a tutte le opinioni quando nelle trasmissioni di informazione o di altro genere viene trattato l’argomento terremoto in Abruzzo. E’ la richiesta ai vertici dell’azienda di viale Mazzini formulata dal Commissario Delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi. Nella lettera al presidente Paolo Garimberti e al direttore generale Mauro Masi, e anche alla Commissione di Vigilanza, Chiodi chiede che venga ristabilito il contraddittorio. “In qualita’ di Commissario Delegato per la Ricostruzione, mi corre l’obbligo di segnalare alle SS.LL. – scrive Chiodi – una questione che ritengo di fondamentale importanza per il futuro e le aspettative di tanti cittadini che hanno sopportato, ed oggi tentano di superare, un terribile evento naturale come il sisma del 6 aprile 2009. In particolare ho avuto modo di rilevare che, sempre piu’ spesso, in molte trasmissioni Rai, viene riportata una situazione riguardante la citta’ dell’Aquila e del territorio colpito dal sisma, affatto corrispondente alla realta’. L’episodio più eclatante riguarda la trasmissione ‘Annozero’ di Michele Santoro, andata in onda lo scorso giovedi’ 18 novembre. In quella circostanza si e’ discusso di come il Governo abbia affrontato il tema dell’emergenza e della ricostruzione, facendo emergere solo le criticita’ e gli aspetti negativi riferiti da singoli cittadini. Il quadro complessivo emerso vede dipinto un territorio abbandonato a se stesso, senza risorse, senza idee e senza cantieri”. Chiodi sottolinea quindi che “a tale ‘pastone informativo’ non e’ stato consentito replicare, in quanto non solo non erano presenti rappresentanti che direttamente si stanno occupando della ricostruzione, ma neanche i rappresentanti del Governo ospitati hanno avuto la possibilita’ di dire qualcosa ‘di diverso’. Credo che dar modo di sentire tutte le opinioni, e quindi anche quelle di chi quotidianamente si occupa del problema immenso della ricostruzione aquilana, sia non solo esercizio di buona informazione, proprio di un servizio pubblico, ma anche una possibilita’ in piu’ che, nel caso specifico, potrebbe fornire elementi di speranza e certezza a quegli oltre 40mila cittadini che stanno tornando gradualmente a casa. Per questo, ritengo che quando si parla di terremoto all’Aquila e di ricostruzione sia necessario che vengano coinvolte le strutture e le persone che possono fornire dati che concorrono a formare una piu’ vasta e corretta informazione”. Il Commissario Delegato per la Ricostruzione conclude scrivendo “ritengo, questo mio, un invito di buon senso e, soprattutto, un diritto dei cittadini dell’Abruzzo che rappresento anche nella qualita’ di Presidente della Regione”.
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