Scuole, accordo Provincia-Provveditorato
L’Aquila – La Provincia si occuperà dei lavori per la ristrutturazione degli edifici scolastici classificati “A” e “B” dalla Protezione Civile, mentre il Provveditorato di quelli classificati come “C” ed “E”. È quanto prevede un accordo siglato tra la Presidente della Provincia Stefania Pezzopane e dall’Ing. Giovanni Guglielmi del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche, per consentire l’avvio dei lavori nelle scuole colpite dal sisma e la ripresa dell’attività scolastica a settembre. L’accordo consente di superare il blocco causato dall’articolo 4 del decreto sul terremoto, che sottraeva le prerogative sugli edifici scolastici alla Provincia, legittima proprietaria degli immobili, e assegnava le competenze solo al Provveditorato, per il ripristino degli immobili danneggiati.
L’intesa favorisce lo snellimento delle procedure burocratiche e l’abbattimento dei tempi per l’inizio dei lavori. I primi edifici su cui si interverrà saranno quelli classificati come “B”: il Liceo Scientifico, l’ITIS, l’IPSIASAR, l’edificio di Pettino (ex ITC) e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Colecchi” (Istituto Tecnico per Geometri, Istituto Professionale per il Commercio e l’Istituto Agrario). Tutti edifici fuori dalla “zona rossa”, per i quali si interverrà con l’obiettivo di renderli sicuri e agibili per l’inizio dell’anno scolastico.
“Si tratta di un accordo del buon senso per sanare un grave errore del decreto, che nemmeno il Senato è riuscito a riparare- ha commentato la Presidente Pezzopane- e che ci ha fatto perdere un mese di tempo. Inizieremo subito i lavori per consentire la ripresa delle scuole a settembre. Per le scuole non agibili- assicura la Presidente- l’attività scolastica sarà comunque garantita grazie a strutture prefabbricate. Tutto deve ripartire. Il segnale che i cittadini hanno dato con la manifestazione di ieri va in questa direzione. So bene che la riapertura delle scuole è uno snodo fondamentale per favorire il rientro delle famiglie a L’Aquila. Lavoreremo per questo” .
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