Intesa Sanpaolo: lieve ripresa abruzzese
L’Aquila – Lievissimi sintomi di ripresa in Abruzzo nel secondo trimestre del 2010, una tendenza che si manifesta dopo i dati negativi succedutisi fino all’ultimo trimestre del 2009 nell’export. E’ un fenomeno molto debole e lento dopo nove trimestri di perdite: si conta di chiudere il periodo con un pareggio rispetto al 2009. Lo si legge nell’aggiornamento del monitor trimestrale dei distretti industriali di Abruzzo e Marche, realizzato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico, aggiornato al 30 giugno 2010.
In Abruzzo, il parziale recupero sulle esportazioni del 2009 e’ infatti da attribuirsi perlopiu’ al polo produttivo dell’abbigliamento in una parte della regione (+47,1%), a fronte di un calo ancora pronunciato dei flussi all’export del mobilio abruzzese (-12,7%) e di un debole arretramento dell’abbigliamento sud abruzzese (-3,9%) e della pasta di Fara san Martino (-3,5%). Tutte le realta’ analizzate – si legge nello studio – si dimostrano tuttavia ancora lontane dai valori all’export raggiunti ante fase recessiva (2008), con poche probabilita’ di colmare il gap negativo al termine del 2010. La decelerazione degli scambi mondiali e il rafforzamento dell’Euro indurranno in previsione ad una crescita contenuta delle esportazioni distrettuali italiane in chiusura d’anno. Questo lento processo di recupero dei livelli di export pre-crisi sta gia’ mettendo a dura prova molte imprese distrettuali e potrebbe portare all’innesco di un processo di selezione. Le pressioni cui risultano sottoposte alcune realta’ produttive dell’area abruzzese sono deducibili anche dai dati di Cassa Integrazione, in particolare quella Straordinaria.
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