Nè sede nè soldi, ma lavorano
L’Aquila – LE CIRCOSCRIZIONI AQUILANE EMARGINATE – E’ molto italiano, cioè privo di senso e di razionalità creare delle dislocazioni di democrazia, come le circoscrizioni, ma nel contempo impedire di fatto loro di poter funzionare. Come dire: ci paludiamo di democrazia, ma facciamo in modo che tale democrazia sia non funzionante. Raccontiamo in giro di essere una repubblica molto vicina ai cittadini, anche se è una balla… Una situazione assurda viene denunciata dal consiglio di circoscrizione 8 (Torrione, Valle Pretara, S.Francesco, Manetta, S.Giacomo, Collebrincioni), grandi quartieri periferici aquilani da sempre pieni di problemi grazie ad un Comune che non ha mai prodotto il minimo risultato. Oggi sicuramente in difficoltà maggiori e spesso insostenibili.
Il Presidente informa che “da parte del Segretario della Circoscrizione gli è stata trasmessa la nota, a firma del Dirigente dell’Ufficio Circoscrizioni, con la quale si comunica ai Presidenti delle Circoscrizioni che nessuna idennità è dovuta ai Consiglieri di Circoscrizione. Evidenziando lo sdegno dei Consiglieri in merito a detta legge si rende noto il fatto che, nonostante questo Consiglio non abbia più la disponibilità della propria sede precedentemente ubicata presso il Comando dei Vigili Urbani, in via E. Scarfoglio, occupata dall’Ufficio Elettorale, a seguito dell’evento sismico del 6 aprile 2009, ha ugualmente svolto la propria attività istituzionale con enormi disagi logistici e che continuerà a svolgerla, pur non percependo più alcuna indennità ”.
Senza un soldo e senza neppure una sede. Così si attua sul territorio il decentramento democratico a L’Aquila, anche se la mancanza di gettoni non è dovuta a decisioni locali, ma nazionali, la mancanza di sede è sicuramente una carenza comunale.
Non c'è ancora nessun commento.