D’Annunzio e il centenario di Flaiano


Pescara – (di Paola Marchegiani, consigliera comunale) – LE IMPOSIZIONI DEL SINDACO ALBORE MASCIA – (Nelle foto l’omaggio a Flaiano e il museo Casa d’Annunzio) – A voler stilare un consuntivo di quello che viene considerato l’evento clou dell’estate pescarese appena trascorsa, non si può fare a meno di ribadire quanto avevamo largamente previsto, e cioè che il festival dannunziano avrebbe potuto essere un progetto utile per il territorio, se solo avesse espresso una qualche condivisibile idea di cultura. E invece, qual è il risultato?
Albore Mascia ha IMPOSTO una sua concezione personalistica, per giunta concentrando tutte le risorse destinate alla cultura su un’iniziativa che un eccellente giornalista ha potuto ben definire “un fritto misto casereccio”. Un noto critico d’arte ha scritto che “Concentrare grosse risorse su una unica progettualità ritenuta soggettivamente necessaria, significa implicitamente indirizzare il senso della cultura stessa, intervenire su di essa orientandola, imponendo una identificazione d’immagine su una realtà territoriale che è capace di esprimere “sua sponte” orizzonti di attualità decisamente differenti o comunque molteplici”. Non mi sembra che l’organizzazione del festival dannunziano abbia tenuto conto di tali esigenze.
Peraltro, per giustificare il grande dispendio finanziario, Mascia ha sbandierato il presunto “vuoto d’attenzione” su D’Annunzio da cui sarebbe stata afflitta la città, ignorando totalmente non solo la valenza, ma anche la continuità delle tante iniziative intraprese dalle amministrazioni precedenti per onorare il nostro più illustre concittadino.
È ancora necessario ricordargli che nell’immediato dopoguerra Pescara ha ospitato manifestazioni di cui si interessò la stampa internazionale e che richiamò nella nostra città grandi scrittori come Alberto Moravia e Vitaliano Brancati?
Leggendaria fu, inoltre, la “Figlia di Iorio” con la regia di Corrado Pavolini; indimenticabile, nel 1957, l’interpretazione che dello stesso dramma diedero Anna Proclemer e Giorgio Albertazzi.
Per non parlare della grande partecipazione popolare che ci fu nel 1958, in occasione della cittadinanza onoraria conferita al compositore Ildebrando Pizzetti per ricordare il suo legame con il poeta.
Nel 1963, poi, nel centenario della nascita di D’Annunzio, tutta la stampa nazionale e internazionale si occupò delle manifestazioni organizzate a Pescara al Teatro Monumento Gabriele D’Annunzio, inaugurato in brevissimo tempo per l’occasione (oggi cade a pezzi in un totale abbandono e disinteresse).
Nel programma di Luglio-Agosto andarono in scena “La Figlia di Iorio”, “La Fiaccola sotto il moggio”, “Medea” di Euripide, “Elettra” di Sofocle, “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare, balletti ispirati a soggetti dannunziani con la coreografia di Peter Van der Sloot e con l’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. Presso la casa del poeta si organizzò una mostra di cimeli e autografi dannunziani e all’aeroporto di Pescara il 13, 14 e 15 luglio si svolse il Trofeo Aereo Internazionale di velocità “Gabriele D’Annunzio”.
Nel 1988, in occasione dei cinquant’anni dalla morte del Vate, il Comune organizzò un’ulteriore mostra di cimeli, completata da una mostra fotografica, e patrocinò vari convegni anche in collaborazione con l’Università.
Per tacere sulle iniziative che l’Amministrazione di centrosinistra ha portato avanti in anni più recenti, che dire del Centro Studi dannunziani, che ha onorato per decenni il Vate con incontri e pubblicazioni? E come dimenticare l’Università, che non ha mai smesso di valorizzare l’opera di D’Annunzio anche con eccellenti lavori di studiosi abruzzesi e dei loro allievi? Dov’è, dunque, questo “vuoto d’attenzione” nei confronti di D’Annunzio?
Ma più che a rinfrescare la memoria a chi oggi dovrebbe ben governare la città, il mio intervento vuole mirare al punctum dolens del festival, ovvero i suoi scarsi contenuti culturali e l’irrilevante ricaduta sulla cittadinanza.
È questo il vero problema, soprattutto quando si spendono finanziamenti pubblici ingenti in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando.
Come ci si aspettava, il festival dannunziano organizzato dal centrodestra non è stato in grado di realizzare un salto di qualità nell’offerta culturale pescarese.
Si è costituito un Comitato Tecnico Scientifico solo di facciata, è mancato un progetto originale omogeneo, così come non è stato possibile individuare il filo conduttore che legasse tra loro i vari recitals, concerti, balletti. Tutto ciò non ha mancato di produrre delle rinunce e delle vere e proprie prese di distanza. Per giunta, le conferenze (tra le quali si segnalano le defezioni ampiamente motivate del Preside Trinchese e dello storico Fimiani) che hanno avuto come oggetto l’opera di D’Annunzio hanno fatto registrare un pubblico assai scarso (la media delle presenze è stata di 16/20 partecipanti).
Ho parlato volutamente di “oggetto”, a proposito dell’opera dannunziana, perché l’impressione che se ne è ricavata è che il nome e la figura di D’Annunzio siano stati strumentalizzati, siano stati usati per fini meramente propagandistici e, peggio ancora, per elargire soldi agli amici e agli amici degli amici; Pescara così si è ridotta ad essere la succursale del Comune di Tollo, la periferia di un piccolo centro chietino.
In conclusione, si può dire che con il Festival dannunziano si è rivissuta la stagione tanto deprecata dei nani e delle ballerine, laddove la cultura viene asservita alla politica per decorare con nastri e lustrini iniziative di discutibile livello; è inoltre deprecabile che di D’Annunzio si sia tornati a privilegiare gli aspetti più vieti, quelli cioè eroico-erotici, che non hanno di certo contribuito a rendere l’immagine della sua più autentica grandezza. In tal modo, a mio parere, non si è resa giustizia al Vate, e lo ha dimostrato proprio la sua città, subendo passivamente una manifestazione piovutagli addosso inutilmente e che non ha per nulla contribuito alla sua crescita culturale.


22 Novembre 2010

Categoria : Cultura
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati