Ecco il verde aquilano
L’Aquila – Da un recente, quanto approssimativo… elenco di dati, è emerso che L’Aquila risulterebbe una della ciottà più verdi d’Italia, un luogo ameno in cui per ogni persona c’è parecchio spazio verde in cui vivere resopirando ossigeno e beandosi dell’ambiente. Le statistiche e le loro tabelle, che periodicamente vengono emesse per creare impressioni davvero precarie, servono davvero a poco, specie se la situazione è amara come quella aquilana. Prima di tutto, il verde è sicuramente molto aumentato, specie nelle tasche degli aquilani, ma soprattutto a causa del mare di erbacce e vegetazione selvatica che ha ormai drammaticamente invaso le macerie, ma anche i palazzi ancora in piedi e inagibili: cioè quasi tutto il centro storico. Se vogliamo essere precisi, oltre al verde delle erbacce, c’è anche il mare di rifiuti, rottami, residui dei puntellamenti, materiale metallico, oggetti venuti fuori da case sventrate. Uno spettacolo di desolazione che non ha uguali e che a primavera esploderà di nuovo con enorme virulenza, perchè l’ambiente abbandonato non può che peggiorare. Forse sarebbe stato intelligente, opportuno e di buon gusto non fornire i dati sul verde aquilano. Tanto più che nell’altra vita, i parchi e i giardini c’erano, è vero, ma ridotti in condizioni di così totale abbandono, da somigliare alla savana. Lasciamo andare, quindi, e tentiamo di mantenere un minimo di dignità anche dicendo sciocchezze: se proprio non se ne può fare a meno.
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