Le luci di luglio avvistate anche in Puglia
Alba Adriatica – (Immagini di luci inpiegabili di vari tipi apparse in diverse zone) – Le luci in formazione avvistate da molte persone durante la notte (serena) dello scorso 27 luglio non comparvero solo lungo la costa abruzzese, ma furono segnalate e fotografate anche in Puglia. Lo ha rivelato due sere fa la trasmissione televisiva Live, dedicata ai fenomeni misteriosi in tutto il mondo e in particolare ai cosiddetti “ufo”, segnalati ovunque a migliaia e ormai anche fotografati e scrutati con attenzione e mezzi sosfisticati da tutti i governi, compreso quello italiano. Live ha infatti intervistato ufficiali dell’aeronautica che si occupano degli avvistamenti e consultato gli archivi sulle segnalazioni degli ufo, che in Italia si preferisce chiamare negli ambienti ufficiali “Ovni”, oggetti volanti non identificati.
Ad Alba la notte del 27 luglio sei-sette luci giallo-arancioni, in formazione mutevole, apparvero sul mare ben viasibili anche dall’interno della cittadina e da Martinsicuro. Gli oggetti si disposero in diverse formazioni e dopo parecchio tempo sparirono. Il fenomeno fu segnalato da qualcuno anche ai carabinieri. Molti scattarono foto e girarono filmati con telecamere digitali. L’apparizione degli oggetti luminosi (non potevano infatti essere altro che oggetti) avvenne, come ha confermato Live, anche in Puglia la stessa notte, e con le medesime caratteristiche.
Sono comunque migliaia, ormai, le segnalazioni e le immagini di fenomeni del genere, alcuni, come in un caso a Roma, ripresi in immagini anche da militari in servizio all’Aeronautica. Spiegazioni? Molte, ma nessuna soddisfacente o comunque definitiva. Apparizioni di oggetti simili sono state segnalate sui Monti Sibillini e, in passato, sul Gran Sasso, zona Monte Franco. Secondo l’astrofisico Teodorani, in molti casi potrebbe trattarsi di “luci sismiche”, ovvero prodotte da rocce piezoelettriche sotterranee compresse da movimenti tettonui: questo spiegherebbe, appunto, la luci sismiche segnalate anche a L’Aquila il 6 aprile 2009 e il giorno precedente. La spiegazione non si adatta, invece, alle luci di Alba e della Puglia, definite, puntiformi, circoscritte e del medesimo colore, ma soprattutto in formazioni camgianti.
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