Flying money, Spadaccini resta dentro – A Di Zio concessa possibilità di lavorare


Pescara – Resta in carcere l’imprenditore Giuseppe Spadaccini, arrestato il 21 ottobre scorso nell’ambito di un’operazione della Guardia di finanza (detta Flying money) relativa ad una presunta maxi evasione fiscale internazionale da 90 milioni di euro. Lo ha deciso il gip del tribunale di Pescara Guido Campli che ha respinto l’istanza del difensore di Spadaccini. Il gip ha anche respinto la richiesta della revoca della misura cautelare a carico del commercialista Giacomo Obletter che, dunque, resta all’obbligo di dimora.
RIFIUTOPOLI – L’imprenditore Rodolfo Di Zio, che si trova agli arresti domiciliari dal settembre scorso nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti, invece, puo’ uscire dalle 9 alle 12 per esigenze di lavoro. Lo ha deciso il gip del tribunale di Pescara, Guido Campli, che ha parzialmente accolto l’istanza del difensore dell’imprenditore. Il legale aveva chiesto al gip la possibilita’ per il suo assistito di potersi recare nell’arco della giornata nei vari cantieri della sua ditta. L’inchiesta della procura di Pescara conta dodici indagati tra cui l’assessore regionale alla sanita’ Lanfranco Venturoni; l’imprenditore Ettore Di Zio; i senatori Fabrizio Di Stefano e Paolo Tancredi.


20 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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