L’Aquila buia e disperata per Santoro


L’Aquila – (ore 0,32) – (Nella foto via ipod, piazza Chiarino con le luci accese dalla gente per l’occasione) – Se era un disegno, quello di far apparire il centro aquilano buio e desolato, è pienamente riuscito questa sera nella trasmissione televisiva Annozero di Michele Santoro. Immagini da stringere il cuore, e infatti qualcuno ha detto in studio che facevano “morire il cuore”. Il giornalista Ruoloto si è mosso, sotto la pioggia, in penombra, in un centro da fantasmi, attorniato da gente disperata che ha concluso con un appello ad aderire alla manifestazione del 20 novembre. Ma Santoro, vecchia volpe, ha avvertito: attenti che una proposta di legge popolare non resti lettera morta. E’ già accaduto… Annozero ha dedicato a L’Aquila le sue energie, ha evidenziato i problemi insanabili dopo 19 mesi di travaglio: cassa integrazione, gente ancora negli alberghi, persone che già pagano tasse ripristinate e dal 1 gennaio pagheranno anche le rate di quelle non pagate nel corso del 2010. Qualche cenno veloce a puntellamenti costosissimi, a spese esagerate per le implacature e gli snodi. Voci di persone decise e disperate, e di giovani universitari che descrivono la loro difficile permanenza in una città che non offre più nulla, neppure le mense e i posti letto. Un affresco drammatico, reso ancora più allucinante dal buio pesto che domina il centro storico e dalle luci, approntate dalla gente, per illuminare per pochi minuti piazza Chiarino. Non sappiamo se in comune sapessero o meno del collegamento televisivo: in caso affermativo, avrebbero potuto almeno approntare qualche luce provvisoria. Perchè, poi, il centro della città, almeno quello percorribile, sia al buio, non lo sa nessuno: è così da quel 6 aprile 2009 cher segnò la fine di una città. Un male corrosivo che si aggiunge agli altri. Non hanno saputo neppure riaccendere qualche luce, per diradare le tenebre che sembrano, oggi, prevalere.


19 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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