“Cari saggi, firmate il 20 novembre”


L’Aquila – Ecco la lettera che i cittadini del presidio di Piazza Duomo scrivono ai saggi che si occupano della ricostruzione dell’Aquila: “Egregi professori, a scrivervi sono i cittadini aquilani del Presidio permanente di Piazza Duomo. Scrivendovi raccogliamo l’invito che ci avete fatto dal palco del Ridotto del Teatro Comunale il 26 Luglio 2010, giorno della vostra presentazione alla cittadinanza. In quell’occasione parlaste di bisogno di ricostruzione democratica e di partecipazione dei cittadini alle scelte.
Solo un mese fa, abbiamo avuto la possibilità di leggere i vostri primi contributi presenti nella nota Azioni a breve termine della Struttura Tecnica di Missione. Abbiamo apprezzato le vostre tesi, e sorriso mestamente pensando che alcune delle vostre idee coincidono perfettamente con quanto i cittadini propongono alle Istituzioni ormai da mesi, senza avere però riscontri significativi… purtroppo. Siamo in accordo con le parole del Professor Bonomi che formula l’ipotesi di una Missione di Comunità con “lo scopo di promuovere logiche di ‘progettazione partecipata’ o – se si preferisce – di concrete pratiche di democrazia partecipativa”.
Siamo parimenti concordi con il professor Leon che, parlando di economia della ricostruzione del centro storico afferma che “qui interviene il contributo diretto degli abitanti che possono esprimere, allo stesso tempo, l’utilità individuale nella ricostruzione come proprietari e utilizzatori e l’utilità sociale come cittadini”.
Auspichiamo che ci siano chiarezza e ordine nell’articolazione del programma degli interventi architettonici e urbanistici nella città come indica l’architetto Lampugnani e, infine sentiamo nostre le parole di Cesare Trevisani e Giuseppe Mele quando parlano di ricostruzione come “grande opportunità di rilancio e di proiezione verso il futuro del territorio, dei cittadini e delle imprese che su di esso vivono, operano e intendono continuare a farlo” e apprezziamo l’invito a non “rinunciare alla qualità della ricostruzione, alla trasparenza dei processi e al loro controllo, anzi basando su di essi tutta l’azione di ricostruzione”.
Ci dispiace che questi concetti rimangano lettera morta, in quanto nelle azioni che sono seguite, a cominciare dal documento Azioni a breve termine per finire al clamoroso caso della presentazione dei Progetti sperimentali per il Centro storico dell’Aquila: i cittadini non sono stati minimamente coinvolti, con processi del tutto opachi, perpetuando la logica che vuole come soggetti ed interlocutori solo ed esclusivamente i cosiddetti poteri forti.
Partecipazione, democrazia, trasparenza, contributo dei cittadini alla ricostruzione intesa come occasione: sono gli argomenti su cui i cittadini si impegnano da 20 mesi. Le riflessioni maturate in questo periodo, la mancanza di norme sulla ricostruzione, l’assenza di indicazioni chiare e fondi sicuri, il bisogno e la volontà di essere i veri protagonisti del futuro della città, l’esigenza di difenderla, per quanto possibile, da infiltrazioni malavitose, ci ha dunque spinto a scrivere una Legge di iniziativa popolare per la messa in sicurezza del territorio nazionale e per la ricostruzione della città dell’Aquila.
Abbiamo bisogno di certezze sui tempi della ricostruzione e sui fondi disponibili. Tutti gli altri territori colpiti da terremoti hanno avuto leggi per la ricostruzione. A L’Aquila e nel cratere si continua ad operare con procedure di emergenza che escludono i cittadini e derogano alle leggi, favorendo di fatto speculazioni e gruppi di potere clientelare. La gestione emergenziale sta determinando una confusione procedurale ormai ingestibile, a detta degli stessi amministratori, degli Ordini professionali e di tutti i cittadini.
Per la redazione della nostra Legge abbiamo studiato le normative utilizzate per altri territori colpiti da eventi simili e declinato ogni articolo in base alla peculiarità delle esigenze della nostra ricostruzione; per garantire la massima partecipazione, abbiamo condiviso la bozza su piattaforma Wiki. Al link seguente troverete il risultato di questo lavoro: http://www.anno1.org/uploads/assets//legge_di_iniziativa_popolare_1.pdf
Ora abbiamo bisogno di 50 mila firme per presentarla alle Camere. Sabato 20 Novembre 2010 alle ore 14:00 comincerà la manifestazione SOS – L’AQUILA CHIAMA ITALIA, un lungo corteo al quale parteciperanno, oltre agli aquilani, cittadini provenienti da tutta Italia. In quella occasione lanceremo la raccolta firme necessarie per la presentazione della Legge.
Vi invitiamo ad un atto di onestà intellettuale: partecipate alla nostra manifestazione e firmate la nostra proposta di Legge.
La vostra adesione sarebbe letta come una dissociazione dalla pratiche operative della Struttura della gestione dell’emergenza che vanno contro le vostre stesse indicazioni. Da persone serie che sicuramente siete, ci aspettiamo comportamenti coerenti con le idee e convincimenti che avete espresso sulla questione aquilana, anche a scapito degli interessi personali meramente economici.
Ne perderebbe forse il vostro portafoglio, ma ne guadagnerebbe sicuramente la vostra reputazione.
Per tutte le informazioni necessarie potete visitare il sito www.anno1.org o mandare un messaggio all’indirizzo anno1aq@gmail.com o a contattare il numero telefonico 3482506001″.


18 Novembre 2010

Categoria : Dai Lettori
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