DNA e genetica molecolare


Pozzilli (Isernia) – La Neuromed ascrive: “Si è appena conclusa la seconda delle otto lezioni del progetto “8 giorni all’università”. Il tema affrontato “DNA e la genetica molecolare” è stato trattato dal dr.ssa Milena Cannella, ricercatrice in forza al Neuromed presso il laboratorio di Neuro-farmacologia. “Abbiamo affrontato il tema del DNA e delle malattie genetiche, un tema delicato che però ha suscitato molto interesse tra i ragazzi – afferma la dr.ssa Cannella – Il numero delle malattie genetiche, determinate da geni che non svolgono pienamente il loro lavoro è molto alto: sono infatti circa 7000 e di queste solo alcune sono diagnosticabili con lo screening genetico e ancora meno sono quelle che hanno già una cura efficace.
Il DNA – in sintesi continua la ricercatrice – è la chiave per comprendere ciò che accade a queste patologie causate da un’alterazione del patrimonio genetico, il DNA (Genoma), che ha la forma di una lunghissima catena a doppia elica attorcigliata su se stessa formando una spirale. Nell’uomo, il DNA si trova nel nucleo di tutte le cellule, osservando il quale all’ultramicroscopio è possibile individuare i cromosomi. Il DNA è in pratica una molecola a doppio filamento (doppia elica) in cui è codificata l’informazione per la composizione di aminoacidi e proteine, essenziali nel nostro organismo. Un gene corrisponde ad un segmento del DNA contenuto nel nucleo di una cellula. Ogni cellula umana contiene nel suo nucleo oltre 70.000 geni diversi. La combinazione dei loro effetti determina lo sviluppo e il funzionamento degli organi e degli apparati del corpo umano. Numerose ed acute sono state le domande che hanno rivolti i ragazzi ed il loro interesse è sinonimo di speranza. La ricerca sebbene sempre più difficile, e in Italia anche mal pagata ancora appassiona e stimola, richiede sacrifici ma accende speranze. In questa lezione Neuromed non ha solo insegnato ma anche ricordato che la passione per la ricerca e la volontà di cercare di salvare vite umane è alla base nel nostro impegno per la comunità, per la vita e continueremo a farlo con l’entusiasmo di sempre. La ricerca ha bisogno di entusiasmo e volontà, questi ragazzi hanno iniziato un percorso che, per alcuni di loro, potrebbe diventare la ragione del loro esistere.
I ragazzi guidati dalla Prof.ssa Patrizia Rosati dell’Istituto Giordano hanno instaurato con i ricercatori intervenuti una lezione basata sul dialogo. Tutti si sono dimostrati attenti ed appassionati.
“Ciò che ci stupisce – afferma uno studente – è vederci proiettati in una realtà diversa dalla scuola, stiamo capendo davvero cosa significa essere un ricercatore, un medico, un farmacologo. La realtà dell’università ci sembra più vicina ed anche il comprendere che esiste una varietà di professioni così differenti apre dinanzi a noi una consapevolezza diversa di cosa ci attende per il futuro.”
Ribadiamo che hanno partecipato alla lezione venti studenti delle classi IV liceo scientifico e II liceo classico A. Giordano che hanno dimostrato di avere un grande interesse per le materie trattate e di possedere i prerequisiti indispensabili per affrontare il tirocinio che si svolgerà presso il parco tecnologico del Neuromed da novembre 2010 a maggio 2011. Il progetto si svolgerà in due fasi: una teorica ed una pratica. I temi che saranno trattati nelle altre due lezioni teoriche saranno: allergie e intolleranze, l’elettrofisiologia”.


18 Novembre 2010

Categoria : Scienze
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