Comitato PMI, sì a manifestazione 20
L’Aquila – Il Presidente del Comitato Piccola e Media Industria di Confindustria L’Aquila Modesto Lolli scrive: “Il Comitato aderisce alla manifestazione del 20 novembre con un documento e si dissocia da qualsiasi azione di disturbo dell’ordine pubblico, ritenendo che l’unità di tutte le forze e delle risorse presenti sul territorio sia strategica e indispensabile perché venga individuato, sostenuto e attuato un necessario PROGRAMMA DI INTERVENTI che permetta al Capoluogo di uscire dalla situazione di emergenza e di rinascere. Alla manifestazione il Comitato P.M.I. partecipa in maniera propositiva, come è nella tradizione confindustriale e, pertanto, il 20 novembre sottopone all’attenzione collettiva un pacchetto di azioni concrete, concertate con le altre associazioni di categoria con le quali ha costituito il Comitato Attività Produttive per lo Sviluppo e l’Occupazione nell’area del sisma (Camera di Commercio dell’Aquila, Confindustria L’Aquila, Ance L’Aquila, Apindustria-Confapi L’Aquila, Confcommercio L’Aquila, Confesercenti L’Aquila, Confartigianato L’Aquila, Cna L’Aquila, Coldiretti L’Aquila, Cia L’Aquila, Cidec L’Aquila, Confcooperative L’Aquila, Legacoop Abruzzo – Abi L’Aquila, organizzazioni sindacali dei lavoratori Cgil, Cisl, Uil, Ugl L’Aquila)
L’adesione alla manifestazione è espressione di PARTECIPAZIONE ATTIVA, finalizzata al perseguimento dell’interesse di tutto il Territorio: imprese, lavoratori, famiglie.
L’adesione alla manifestazione è altresì DISSOCIAZIONE UFFICIALE da qualsiasi forma di strumentalizzazione messa in atto da gruppi o altre tipologie di aggregazione.
Purtroppo le manifestazioni precedenti sono apparse all’opinione pubblica italiana come espressioni insensate di facinorosi o, peggio, di gente che “ci vuole marciare”. I commenti degli italiani sono stati taglienti, e l’immagine del Territorio è stata fortemente danneggiata in quanto a capacità attrattiva di imprese nazionali ed internazionali.
Gli italiani non sanno quale è la situazione reale: nessun paese terremotato si è visto costretto a pagare le tasse dopo un anno e mezzo dal disastro e, in più, al 100%, come è accaduto invece per L’Aquila; agli altri sono stati concessi 10 anni di tempo e il pagamento del 40% dell’intero ammontare.
Gli italiani non sanno che è la prima volta che viene raso al suolo un Capoluogo di Provincia e di Regione, pure 6° patrimonio culturale d’Italia, per cui paragoni con San Giuliano, Nocera Umbra eccetera sono insensati e strumentali per non affrontare la questione nei termini di giusta gravità ed eccezionalità.
Gli italiani non sanno che non posiamo diffondere la conoscenza della gravità della situazione per evitare ulteriori conseguenze dannose; sul territorio abbiamo anche grandi aziende e multinazionali la cui immagine sul mercato internazionale va tutelata: chi sarebbe disposto ad investire, con o senza di esse, su un Territorio del quale si percepisce l’immagine di totale devastazione e incapacità di gestire quasi qualunque tipo di pratica amministrativa?
Ebbene, oggi ai mass media si chiede di voler mettere in ultimo piano i fatti di cronaca che, forse, come sempre accade si verificheranno, e di voler invece dare risalto massimo ai singoli punti delle richieste, e ai “SI” e ai “NO” che il Governo darà agli Aquilani.
Perché L’Aquila e l’Abruzzo si facciano valere a Roma è necessario che l’obiettivo sia stretto sulle azioni proposte piuttosto che sui fatti di pochi facinorosi: bisogna proteggere l’immagine del Territorio, che non appaia quello di elemosinanti, litigiosi, insaziabili profittatori della generosità e benevolenza dello Stato, di volgo disperso incline solo alla becera protesta. Sarebbe un’altra sconfitta ancora.
Dunque, perseguendo l’obiettivo di massima unità, si chiede ANCHE AI GIORNALISTI una forma di partecipazione personale e professionale, come cittadini e come lavoratori, affinché essi stessi diano risalto alle proposte qui riepilogate, piuttosto che agli incidenti che potrebbero verificarsi e dai quali il Comitato Confindustriale ribadisce la netta distanza.
Dobbiamo essere consapevoli che le manifestazioni cui L’Aquila ha dato vita fino ad oggi sono state relegate o costrette al terreno della pura protesta DALLA MANCANZA DI UN PIANO DI AZIONE da sottoporre al Governo: ora abbiamo un programma di interventi che dà concretezza e senso alla partecipazione del Comitato Confindustriale. E su questo vorremmo che si concentrasse l’attenzione mediatica.
La certezza che la ricostruzione dell’Aquila sia l’unico obiettivo che ci lega tutti insieme, ci fa confidare in spazi ampi, certi e continui su tutti i mezzi di comunicazione.
Per il mentre, ringraziamo a nome di tutti gli Aquilani.
SINTESI PROGRAMMA DI INTERVENTI
a) Zona Franca Urbana. Accelerazione della procedura di autorizzazione della ZFU e maggiorazione del regime de minimis, fino a 500 mila euro, per le attività economiche avviate nella ZFU in prima del 6 aprile 2009.
b) Tremonti ter. Proroga al 31 dicembre 2011 per i soli comuni del “cratere” per la detassazione al 50% degli investimenti in macchinari.
c) Confidi di Stato. Concessione gratuita di garanzie su finanziamenti bancari per le PMI dei comuni del cratere
d) Credito d’imposta. Anticipazione al 2011 dei decreti di concessione sul credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali
e) Consolidamento delle passività. Consolidamento delle passività a breve e a medio termine per le imprese con sede legale o unità produttive nel “cratere”.
f) Accelerazione interventi per le attività agricole, previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013ma non ancora pubblicati.
g) Finanziamento Contratti di programma. Ex Legge 77/2009, art. 10 sub 3, “Con delibera del CIPE una quota delle risorse di cui al Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, può essere destinata al finanziamento di accordi di programma già sottoscritti [...] ovvero da sottoscrivere [...]”.
h) Recupero di imposte dirette, tasse, imposte comunali sugli immobili e sullo smaltimento rifiuti, tasse di circolazione non prima di tre anni, con le stesse modalità previste per le aree colpite dal sisma Umbria-Marche, per tutti, cittadini, privati, professionisti, imprese. Recupero per tutti del 100% dei pagamenti dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi, a partire dal 1 gennaio 2012 in centoventi rate mensili. Sospensione della riscossione di ogni tributo, anche precedente al 6 aprile 2009, fino al 31 dicembre 2011, senza interessi e sanzioni. Restituzione del 100% della sola sorte capitale con 180 rate.
i) Rifinanziamento fino al 31 dicembre 2011 degli incentivi ai cittadini e alle imprese sull’acquisto beni.
l) Proroga degli ammortizzatori sociali in deroga con l’utilizzo, dal 2011, del residuo di 40.000.000 di euro.
m) Rafforzamento della CIGO. Raddoppio delle settimane da 52 a 104.
n) Incentivi alle nuove assunzioni. Bonus occupazionali per assunzioni a tempo indeterminato, incentivi all’apprendistato e alla stabilizzazione dei lavoratori flessibili.
o) Politiche attive. Misure ad hoc per i giovani per la promozione dell’occupabilità e della creazione d’impresa.
p) Monitoraggio e pianificazione di medio-lungo periodo degli interventi posti in essere fino ad oggi onde perfezionarne l’attuazione ed elaborare una ragionata pianificazione di quelli potenzialmente disponibili”.
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