Centi: ADSU, davvero così “povera”?


adsuaqL’Aquila – Scrive Ugo Centi su Controaliseo: “Ma le aziende regionali per il diritto allo studio, in sigla “Adsu” sono davvero così povere come qual volta si dice? Guardiamo i bilanci, ad esempio di quella aquilana. E troviamo un ente da 11 milioni di euro nel 2008. Un bilancio ridotto, nella previsione 2009, a circa 8 milioni di euro. Risparmio ottenuto soprattutto tagliando oltre 2 milioni di euro alle borse di studio. Una struttura, quella della Adsu, che ha una apparato burocratico piuttosto importante. Il consiglio d’amministrazione, tanto per dire, è composto da 10 membri. Comporta, tra indennità rimborsi ed oneri, 68 mila euro di spese. C’è poi un settore direzionale (le indennità dirigenziali figurano in bilancio per 90 mila euro) ed una segreteria con quattro unità professionali. Segue l’area finanziaria con tre unità professionali, l’area contratti con due unità, l’area “diritto agli studi” con tre unità e l’area tecnica con due unità. L’apparato direzionale conta quindi 15 figure professionali. In complesso, le spese ordinarie per la struttura sfiorano il milione di euro. Naturalmente lungi da queste righe ogni giudizio di valore. Sarà una struttura senz’altro necessaria. Ma forse si ci può chiedere se non sarebbe più economico che questi servizi venissero resi direttamente dalla Regione o dall’Università piuttosto che da enti intermedi. Ma questa, come si suol dire, è una scelta politica. I costi, invece, sono costi pubblici”.


30 Maggio 2009

Categoria : Cronaca
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