Tangenti, difesa chiede n.l.a p. per i Toto
Pescara – Il prof. Franco Coppi, difensore degli imprenditori Carlo e Alfonso Toto, ha chiesto il non luogo a procedere per i suoi assistiti. I due imprenditori sono imputati nel procedimento relativo alle presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Pescara, che vede coinvolto anche l’ex sindaco Luciano D’ Alfonso e altre 23 persone. A margine dell’udienza preliminare, che si e’ svolta nel pomeriggio a Pescara, il prof. Coppi, a proposito della vicenda riguardante l’appello per l’area di risulta, ha detto ai cronisti che ‘ la procedura amministrativa che ha portato all’aggiudicazione, successivamente risolta, della gara e’ assolutamente corretta e che non si rilevano quindi dei motivi di sospetto e di favoritismi da parte della pubblica amministrazione in favore dei Toto. Quindi – ha proseguito- anche quelle prestazioni, voli e vacanze passate insieme a D’Alfonso, non hanno nessun collegamento con la gara. Queste dunque non sono rilevanti come corruzione proprio perche’ non hanno nessuna finalita’ ad indurre la pubblica amministrazione a compiere atti di favore verso Toto. Per quanto riguarda la gara tutti sono stati posti nelle medesime condizioni per potervi partecipare, non vi e’ stata nessuna alterazione di quello che noi chiamiamo il favor partecipationis, cioe’ l’incentivazione di tutti a partecipare.Quindi non riusciamo a comprendere in quale misura possano essere stati violati gli interessi che la norma intende proteggere’. Inoltre per Coppi ‘uno dei motivi – ha detto – che toglieva perplessita’ in ordine alla condotta di Toto e’ proprio il fatto che D’Alfonso e Toto si conoscevano da un’infinita’ di tempo. Quindi- ha concluso- sotto questo punto di vista vi sarebbero mille giustificazioni di queste prestazioni’. Nel corso dell’udienza il prof. Coppi ha depositato un parere dell’amministrativista Scoca sulla regolarita’ della procedura della gara.
Non c'è ancora nessun commento.