Legnini su “caso Abruzzo” per Venturoni
L’Aquila – Le disavventure politiche e giudiziarie del governo abruzzese fanno nuovamente capolino in Senato, suscitando la stupita curiosità di molti. Il senatore del Pd Giovanni Legnini (nella foto) è tornato oggi a denunciare a palazzo Madama l’”anomalia abruzzese” dopo il no del Tribunale del Riesame al ricorso di Venturoni, e sollecita il ministro dell’interno Roberto Maroni a dare una risposta. “Di fronte alla conferma dell’obbligo di dimora per Venturoni” sottolinea Legnini, “il ripristino delle regole e della dignita’ delle istituzioni non e’ piu’ rinviabile: l’Abruzzo non puo’ permettersi un assessore a distanza. E’ un’offesa ai drammatici bisogni dei cittadini, alla situazione in cui operano i medici, gli infermieri, i sindaci abruzzesi, che vedono una sanita’ pubblica sistematicamente smantellata. Il servizio sanitario peggiora di giorno in giorno sotto gli occhi di tutti, toccando un livello mai raggiunto prima. La sensazione diffusa fra gli operatori e i cittadini e’ quella di un totale abbandono di ogni volonta’ di rilancio del servizio. Per questa ragione diciamo che Venturoni non puo’ restare un minuto di piu’ sulla poltrona di assessore alla sanita’”. “Il governo nazionale” aggiunge Legnini “deve dare una risposta alla necessita’ di ripristinare il normale funzionamento degli organi collegiali della Regione, e la corretta gestione dell’Ente in una Regione che e’ investita da emergenze drammatiche quali quelle post-sisma, finanziaria, economico-sociale e morale”. Un vero e proprio caso-Abruzzo, quello al centro dell’interrogazione presentata il 26 ottobre e richiamata oggi in Aula, che vede il Presidente della Regione svolgere, “oltre alle funzioni proprie, quelle di Commissario del Servizio Sanitario per l’attuazione del Piano di Rientro nonche’ di Commissario per la ricostruzione post-sisma, con un accentramento di poteri senza precedenti”, mentre “la Giunta regionale e’ di fatto priva di due assessori per settori cruciali nella vita della Regione quali la sanita’, la protezione civile, i rifiuti e l’ambiente”. Per questo il senatore democratico ha chiesto in Aula l’intervento di Maroni: “La gravita’ della situazione impone di trovare una risposta immediata. Chiodi ritiri la delega a Venturoni e faccia uscire l’Abruzzo da questa situazione imbarazzante di cui e’ responsabile in prima persona”.
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