Progetti diversi , obiettivi comuni

L’Aquila – (di Ermanno Giorgi, presidente La Rinascita, nella foto) – Nei giorni scorsi, a L’Aquila, si sono svolte due manifestazioni pubbliche, che hanno visto fra i protagonisti l’Associazione culturale “La Rinascita”. Nella prima l’On. Mantini ha, fra l’altro, lanciato l’iniziativa di L’Aquila – Capitale Europea della Cultura 2019, mentre nella seconda, che ha visto la partecipazione del Sen. Lusi, oltre a vari esponenti della cultura della politica e della società aquilane, si è sviluppato un approfondito dibattito sulle prospettive di rilancio della città dell’Aquila.
Oltre alle proposte diverse ed apprezzabili emerse nel corso di questi incontri, in entrambi i dibattiti si è imposta, spontaneamente, ma con forza, un’idea di fondo: cioè quella dell’assoluta necessità oggi, per L’Aquila, di far confluire le forze in una visione quanto più condivisa sul futuro della città, di non disperdere l’energia intellettuale e propositiva in mille progetti, che finiscono inevitabilmente per sovrapporsi, ma concentrarsi su poche e valide iniziative, prediligendo non logiche di militanza, tanto meno politica, ma la trasversalità di idee vincenti che non possono avere colori di sorta.
Pensare ad oggi di progettare e proporre “da destra” o “da sinistra” non ha senso: le macerie e la ricostruzione non si legano ad equilibri di palazzo, ma sono problemi comuni a tutti i cittadini.
L’obiettivo principale quindi è oggi riunire le forze in campo, contribuire ed impegnarsi al dialogo e al confronto continuo, ottimizzare la capacità di ascolto delle istanze e delle proposte, con l’obiettivo di una sintesi condivisa.
E ben vengano quei cittadini e quelle associazioni che facilitano in ogni ambito il confronto e la circolazione delle idee.
Ma questi momenti non debbono rimanere vuoti esercizi dialettici e retorici; bisogna avere anche la consapevolezza che non si può discutere all’infinito: quanto prima bisognerà tirare le somme ed avviare le iniziative sotto il profilo della operatività.
Fra le due fasi della proposta e della realizzazione bisogna prima passare a gestire la fase più delicata e difficile: quella dell’adesione e della condivisione dei progetti.
Diceva Antoine De Saint-Exupéry: “Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio ed infinito”.
E’ giusto e sacrosanto avanzare proposte, ma arriverà presto il momento di mettersi fianco a fianco e lavorare insieme, anzi diciamo che è arrivato e siamo forse già fuori tempo massimo.
Tutti dobbiamo essere consapevoli che potremo essere chiamati a fare un passo in dietro oppure uno in avanti: se tutti accettiamo questa sfida con obiettività e responsabilità allora avremo fatto tutti un passo avanti veramente decisivo.
Ma oltre alle iniziative strutturali future, ci sono delle vere e proprie emergenze sociali che fanno intravedere un inizio dell’anno 2011 a tinte non fosche, ma nere corvine: il count down del rimborso delle tasse al 100%, l’utopia della zona franca, la tassa di scopo.
Gli aquilani oggi vogliono essere ascoltati e vogliono avere una prospettiva futura: per una delle città d’arte e di cultura fra le più importanti al mondo, la ricostruzione non può essere un optional, ma un preciso dovere, scandito con tempi non biblici ma quanto meno realistici, di qualsiasi classe dirigente politica si candidi alla gestione della cosa pubblica.
E’ anche con questo spirito che l’Associazione “La Rinascita” parteciperà alla manifestazione del 20 novembre prossimo, nella quale, fra l’altro, si concretizzerà la proposta della legge di iniziativa popolare per L’Aquila, un esempio di quella condizione di obiettivi e di quella adesione convinta che deve essere la nostra arma vincente. Come nel calcio, che se si vince si vince in undici, così all’Aquila: se si vince, si vince insieme.