Regione: Emiciclo, botta e risposta
L’Aquila – PDCI E RC ADERISCONO A MANIFESTAZIONE 20 – (Nelle foto: i cartelli di protesta rimasti fuori, e gli interventi di Saia e D’Alessandro, i sindaci in aula) - E’ durata poco piu’ di due ore la seduta pomeridiana del Consiglio regionale dell’Abruzzo all’Emiciclo. Dopo aver approvato l’inversione dell’ordine del giorno, l’Assemblea regionale e’ subito passata ad esaminare gli interventi in favore dei comuni della Regione Abruzzo colpiti dagli eventi sismici del 6 aprile 2009 e non rientranti nell’area del cratere, esame finito con la richiesta del Consigliere di maggioranza, Luca Ricciuti (PdL), di rinviare in commissione il provvedimento per eventuali ulteriori modifiche. I sindaci “sono nel limbo” ha detto Ruicciuti. Ma la presenza tra i banchi del pubblico di numerosi sindaci abruzzesi (nella foto) di Comuni non ancora inseriti nell’area del cratere e la contrarieta’ delle opposizioni alla proposta di Ricciuti, hanno indotto il Presidente del Consiglio, Nazario Pagano, a sospendere la seduta in corso per due ore e a convocare una riunione dei Capi Gruppo estesa ai sindaci presenti. I lavori dovrebbero riprendere. A favore dei sindaci c’è stato un intervento del consigliere PD Di Pangrazio, che ha parlato di immobilità sul problema, nonostante i tanti impegni di affrontarlo.
POLITICA – Sul piano politico, dopo l’uscita di FLI dal governo nazionale, nascono dubbi anche su quanto potrà avvenire in Abruzzo, dove il FLI è guidato dall’on. Daniele Toto. Si parla con insistenza di nuove adesioni, tra le quali quella di Daniela Stati. Comunque, si ha la sensazione che per la maggioranza Chiodi nasceranno nuovi problemi politici, anche in relazione alla nomina dei nuovi assessori al posto della Stati e di Venturoni, ormai fuori dal consiglio e dalla giunta.
PROTESTE – Proteste e cartelli anche oggi attorno alla sede dell’Emiciclo regionale. Fuori ai cancelli erano presenti all’incirca 50 manifestanti, ai quali non è stato però consentito l’accesso. E’ stato permesso solo a cinque rappresentanti di Abruzzo Engineering di entrare, ma è stato loro vietato di portare dentro cartelli con scritte e slogan. E così gli slogan sono rimasti sotto la pioggia, ugualmente sbandierati dai manifestanti. Ecco alcuni botta e risposta in aula su vari argomenti trattati oggi. Come sempre, è la vis polemica a farla da padrona.
D’ALESSANDRO (IDV) – Su Tancredi: “Ma quanti incarichi ha il dott. Tancredi nascosti a questo consiglio? Il presidente Chiodi ha mentito a questo consiglio. Tancredi ha sempre detto di non avere nessun incarico e solo ora, spinto dall’interrogazione di Camillo d’Alessandro (capogruppo Pd), ha detto che ne ha uno: Abruzzo Engineering. Questa è una assemblea legislativa non un’assemblea condominiale”.
SAIA – Antonio Saia sul progetto Case: “ C’è un’ interpellanza di febbraio 2010. Non posso non registrare nuovamente l’assenza di Chiodi in quest’aula. Ho quasi l’impressione di una fuga da parte del presidente. Segnalo il fatto che in molte zone le costruzioni del progetto case hanno provocato scarichi pericolosi, senza depurazioni degli scarichi che finiscono nei fiumi. Tutto ciò ha creato un rischio ambientale forte nel bacino dell’Aterno.
CASTIGLIONE – Risposta di Castiglione: “Sarà una risposta telegrafica. Ad oggi non è possibile fornire risposte poiché e stato realizzato dal dipartimento di protezione civile nazionale”.
SAIA – “Oggi il presidente nonchè commissario non ci sa dare risposta! Ci sono stati 9 mesi di tempo per acquisìre queste informazioni. Questo la dice tutta sul rispetto che questo presidente ha sul questo consiglio che r!!oggi e la dimostrazione che la nomina di chiodi e una vera disdetta!”
D’ALESSANDRO (su casa dello studente) – “C’è un’interpellanza che risale a marzo scorso. Allora chiedevo a Chiodi di darci una risposta sull’ affermazione della Gelmini:”La casa dello studente simbolo del terremoto e deve essere il primo ad essere ricostruito; con Berlusconi abbiamo trovato 16 milioni di euro per ricostruire questo simbolo”. Gli studenti un domani manifesteranno contro di voi perché nulla viene fatto per gli studenti aquilani, nell’ultima settimana oltre 100 studenti hanno chiesto di trasferirsi in altri atenei! Chiedevo a Chiodi se sono state avviate le procedure per la ricostruzione della casa dello studente.
CASTIGLIONE – “ Sono stati previsti trasferimenti per la casa dello studenti. È stato deciso di dare priorità per le emergenze. Per i prossimi piani di ricostruzione è prevista l’acclusione di un piano per la ricostruzione di questa”.
D’ALESSANDRO – “Prendo atto della finzione di Castiglione nel leggere le risposte di Chiodi per gli impegni che non vengono mantenuti. In quel palazzo sono morti 8 giovani. Quei ragazzi meritavano che quei 16 milioni venissero spesi per loro, per il loro rispetto, per il rispetto di quel simbolo. Non è vero che sono stati raddoppiato i posti letto per gli studenti poiché il finanziamento che è stato dato a voi dalla lombardia lo avete affidato alla Curia! quei posti dovevano essere Messi a disposizione del’ Adsu e non assegnati in base a criteri di appartenenza clericale. Altri studenti abbandoneranno la città dell’Aquila. Questa è responsabilità vostra e se domani gli studenti manifesteranno contro di voi fatevi un esame di coscienza!”
PDCI E RC – I gruppi regionali del Partito dei Comunisti Italiani e di Rifondazione Comunista, alla Regione Abruzzo, aderiscono alla manifestazione nazionale “L’Aquila chiama Italia” promossa per sollecitare la ripresa di una forte iniziativa a sostegno dell’attività di ricostruzione nella area terremotata e di ripresa della economia drammaticamente colpita a seguito del sisma.
I capigruppo dei Comunisti Italiani Antonio Saia e di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, condividendo appieno la piattaforma rivendicativa della iniziativa in tutti i suoi punti, oltre alla adesione personale e dei dipendenti dei gruppi, auspicano una forte partecipazione di tutti quanti in Abruzzo ed in Italia hanno a cuore la ricostruzione materiale e sociale dell’Aquila e di tutti i comuni interessati dal sisma.
I capigruppo Saia e Acerbo presenteranno un ordine del giorno, di adesione alla raccolta firme per la legge di iniziativa popolare promosso dai comitati aquilani, al 1° Congresso fondativo della federazione della Sinistra che si svolgerà a Roma nei giorni 20 e 21 novembre 2010.
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