Taccuino 2: Colecchi, Letteratura Adriatico, Popoli, Val Vibrata
OTTAVIO COLECCHI – Nei prossimi giorni una delegazione dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Ottavio Colecchi” dell’Aquila prenderà parte al Convegno Organizzativo del Progetto di collaborazione tra istituzioni scolastiche italiane e turche, tra otto scuole superiori italiane e altrettante turche delle città di Ankara, Istanbul e Adana. Il progetto si svilupperà per due anni scolastici attraverso eTwinning con lingua veicolare inglese e con incontri in Italia e in Turchia di studenti e docenti.
Sono coinvolte le Classi sono del Triennio Geometri, che affronteranno lo studio sismico del territorio, la prevenzione per la sicurezza della popolazione, la salvaguardia di edifici e monumenti e le adeguate tecniche di costruzione. I giovani delle scuole gemellate potranno confrontarsi anche su tematiche relative all’ambiente, l’arte e l’artigianato, la storia in dimensione europea, la cittadinanza attiva, la lingua e l’archeologia. Il Collegio Docenti dell’I.I.S.S. “O.Colecchi” ha aderito all’eTwinning, incaricando come referente della parte scientifica il prof. Claudio Panone e della parte linguistica la prof.ssa Francesca Velletri. Il progetto ha lo scopo di internazionalizzare l’offerta formativa e favorire la comunicazione e le relazioni tra giovani generazioni appartenenti a culture e civiltà differenti. Il Dirigente Scolastico prof. Carlo Fonzi ha espresso grande soddisfazione per l’inclusione tra le otto scuole italiane dell’Istituto “O.Colecchi”, impegnato già da molti anni nelle tematiche attinenti allo studio geologico e prevenzione.
PESCARA – Incontri con autori, reading, spettacoli e concerti ispirati dalla letturatura. Sono gli appuntamenti in programma a Pescara dal 16 al 21 novembre nell’ambito dell’ottava edizione del Festival delle Letterature dell’Adriatico che quest’anno avra’ come luogo centrale il museo Vittoria Colonna ma tocchera’ anche una serie di spazi culturali e locali serali. Illustrando il programma dei sei giorni l’ideatore, Giovanni Di Iacovo, ha sottolineato con soddisfazione che “questo e’ il terzo festival in Italia, dopo quelli di Mantova e Roma” e ha messo in evidenza che molto spazio sara’ assicurato alle case editrici, agli autori e ai soggetti locali che operano nel campo del libro. Non e’ mancato il riferimento alla chiusura della libreria Edison ma Pescara, ha detto sempre Di Iacovo, “e’ una citta’ appassionata di libri, una citta’ dove si legge e dove si regista una crescita di interesse per i libri che speriamo non venga meno”. Tra gli ospiti del Festival ci sono Pino Aprile, autore di “Terroni”, Riccardo Bocca, giornalista e autore di “Le navi della vergogna”, Gianluca Morozzi con “Nato per rincorrere: Bruce Springsteen, la vita, il rock, l’amore e nient’altro”, Raffaele Nigro e il croato Maskin Cristan. In programma anche un corso di scrittura creativa, la creazione di un punto per il book crossing e un menu letterario in un ristorante del centro storico. Per Licio Di Biase, presidente del Consiglio comunale, il Festival rappresenta “una buona occasione per far tornare il centro storico ad essere cuore pulsante della città.
POPOLI – La degustazione del pluripremiato vino “San Calisto”, prodotto dall’azienda agricola “Valle Reale ” di Popoli, servira’ a finanziare un progetto per il recupero del sentiero dietro la caserma del Corpo forestale dello Stato di “Feudo intramonti” a Civitella Alfedena, nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’allestimento, direttamente nella sede dell’azienda, comprende anche una mostra dell’artista vicentino Antonio Gregolin che esporra’ le sue creazioni derivate dall’impiego di materiali vegetali poi additivati e plasmati con resine fino ad assumere le sembianze di “creature futuristiche”.
Il “San Calisto”, pregiato montepulciano d’Abruzzo, ha ottenuto i “5 grappoli” dell’Ais come “vino eccellente”, i “3 bicchieri +” del Gambero Rosso tra soli trenta vini italiani e il “Super 3 stelle” della guida Veronelli. L’impianto a pergola, che ha compiuto i 50 anni, e’ ubicato nella stessa zona in cui i monaci benedettini di San Benedetto in Perillis coltivavano la vite. “Si tratta di una grande opera di recupero della tradizione e della cultura di questi luoghi – ha spiegato Leonardo Pizzolo, proprietario dell’azienda – e i riconoscimenti fin qui ottenuti ci esortano a fare sempre meglio. Poi la stretta correlazione tra ambiente e tradizione enogastronomica rappresenta un connubio indissolubile per questa zona vitivinicola – conclude Pizzola – che deve essere solo conosciuta e valorizzata nel pieno rispetto della ecosostenibilita’”. La grande qualita’ di questo Montepulciano d’Abruzzo di montagna deriva dalle basse produzioni, grazie al costante diradamento dei grappoli condotto con la logica di conservare quelli meglio esposti e piu’ avanti nel processo di maturazione fisiologica, fattore che unito al ridotto apporto di nutrienti contribuisce ad ottenere uve destinate ad esprimere il lato piu’ nobile e importante del Montepulciano.
VAL VIBRATA – L’associazione dei consumatori “Dalla parte giusta per la tutela del cittadino” esprime la propria forte preoccupazione sulle proposte – da parte di numerosi esponenti politici – di smaltimento dei rifiuti solidi urbani tramite incenerimento, mediante la costruzione di nuovi impianti, e l’ampliamento di quelli esistenti. «Lo smaltimento dei rifiuti – ha spiegato in una nota Settimio Ferranti, presidente dell’associazione – esige innanzitutto, una seria politica delle “R”: Razionalizzazione, Riduzione della produzione, Raccolta differenziata, Riciclaggio, Riuso, Riparazione, Recupero. Solo dopo aver attuato tutti i punti precedenti, si potrà eventualmente valutare correttamente la migliore tecnica impiantistica per lo smaltimento della frazione residua, scelta tra i sistemi che costituiscono la migliore garanzia alla salute umana e all’ambiente. Solo con questa politica, oltre a ridurre i costi economici, si possono ottenere impronte ed impatti ambientali e sanitari inferiori a quelli prodotti dagli inceneritori e dalle discariche». «L’incenerimento dei rifiuti solidi urbani – prosegue la nota – è fra tutte le tecnologie la meno rispettosa dell’ ambiente e della salute. Con questo sistema di trasformazione dei rifiuti è inevitabile la produzione di ceneri e l’immissione sistematica e continua nell’atmosfera di un’immensa quantità di fumi, polveri grossolane e fini, particelle di sostanze chimiche estremamente pericolose perché persistenti ed accumulabili negli organismi viventi.
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