Ricostruzione, Cialente offeso protesta
L’Aquila – (Nella foto: 2009, quando Massimo sussurrava a Silvio) - Una secca nota da parte del sindaco, assente questa mattina alla conferenza stampa dio Chiodi. L’istituzione cittadina non era rappresentata nè dal sindaco, nè da altri. Si aveva l’impressione che si tenda ormai a camminare su chiunque, comune compreso. Evidentemente, si è deciso di accelerare i tempi e di fare a meno di chi viene giudicato come ritardatario o inconcludente. Il Comune è incluso? A giudicare dai fatti, pare di sì. Il sindaco sarebbe stato invitato solo venerd’ da Chiodi, e si sarebbe offeso. Un pretesto: infatti da venerdì, ieri, ad oggi, c’era tutto il tempo per incravattarsi e presentarsi in conferenza stampa. Dietro dev’esserci altro…
“Si è svolta stamani una conferenza stampa sulla ricostruzione, con particolare riferimento al centro storico, alla quale il Comune dell’Aquila non ha partecipato perché “invitato” solo nel pomeriggio di venerdì. Ricordo che i temi su cui verteva la conferenza, vale a dire, ripeto, ricostruzione e centro storico, sono di competenza del Comune e del Consiglio Comunale”. Commenta così il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente la conferenza stampa tenutasi quest’oggi a palazzo Silone.
“Apprendo inoltre – ha proseguito Cialente – che lunedì dovrebbe svolgersi un’altra conferenza stampa sulle politiche di rilancio industriale, senza che ne siano stati informati il Comune dell’Aquila e il sindaco, che pure da mesi e mesi pone il problema. Anche quello del rilancio economico e produttivo, peraltro, è un tema che la legge assegna ai Comuni. Chiedo pertanto al commissario Chiodi di cambiare la rotta e fermarsi a riflettere, poiché mi sembra che, ormai, la confusione regni sovrana. E, intanto, sarebbe il caso che il presidente della Regione e insieme commissario, e, finalmente, la Struttura tecnica di missione, ormai distratta rispetto ai compiti per i quali era stata istituita, facciano quel che devono, vale a dire fissare norme certe per la ricostruzione e, soprattutto, un prezziario valido per mettere i cittadini nelle condizioni di poter presentare i progetti, in particolare per quanto riguarda il centro storico. La ricostruzione – ha dichiarato ancora Cialente – è bloccata per questi motivi e si va delineando un vero e proprio fallimento della sua seconda fase, fallimento per il quale ritengo che una grossa responsabilità sia imputabile anche al Governo, che gioca con le ordinanze e con incarichi sub commissariali. Questa confusione deve finire!” “Nel contempo – ha concluso il sindaco – rivolgo un appello ai cittadini a vigilare affinché la ricostruzione della città e l’elaborazione di politiche per il suo sviluppo restino agli aquilani”.
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