Corteo di protesta: “Ridateci il centro” – Sulmona si mobilita per cambiare provincia
L’Aquila – Nonostante lo sciame sismico che sembra riprendere frequenza nelle ultime ore, c’è stata una vivace manifestazione di protesta: circa 500 persone hanno tentato di entrare nel centro storico, devastato dal terremoto del 6 aprile e dichiarato “zona rossa”. Il sindaco, con l’aiuto di un megafono, ha cercato di convincere i manifestanti che ciò non è possibile per motivi di sicurezza. Le forze dell’ordine hanno bloccato l’accesso a corso Vittorio Emanuele. Questa mattina i componenti dei comitati che sollecitano la ricostruzione del centro storico si erano dati appuntamento nei pressi della Fontana Luminosa per dare vita a una manifestazione, annunciata nei giorni scorsi.
Di qui, in corteo, avrebbero dovuto raggiungere via Strinella, senza percorrere le strade del centro. Poi hanno cambiato idea. Il sindaco, Massimo Cialente, ha cercato di convincerli ricordando pure che, date le ultime scosse di questa notte, una delle quali di magnitudine locale 3,5 alquanto sensibile, non é possibile entrare nel centro storico per motivi di sicurezza. I manifestanti, tutti muniti di casco, hanno continuato a urlare all’indirizzo del sindaco: “La città è nostra!”. La situazione ha avuto anche momenti drammatici e di tensione. Dopo un colloquio con Cialente e con la presidente della Provincia Pezzopane, si è deciso di formare un gruppo ristretto, che ha potuto rendersi conto della situazione, spingendosi sotto vigilanza fino ai Quattro Cantoni e fino a Palazzo Margherita, nel cuore del devastato centro cittadino.
SULMONA SECESSIONISTA? – Proteste anche a Sulmona, dove c’è qualcuno che cogliendo i momenti più difficili come l’attuale, opera per la secessione. Un’associazione detta “per il Centro Abruzzo” ha annunciato iniziative e proteste contro l’abbandono dell’area peligna, la sua crisi economica ed occupazionale e l’isolamento accentuatosi anche in seguito al terremoto. E’ stato annunciato che si organizzerà un referendum popolare per chiedere l’abbandono della provincia dell’Aquila e l’adesione a quella di Pescara.
A L’Aquila, interventi del leader radicale Pannella (che ha proposto la formazione di un osservatorio sulla ricostruzione) e del leader di PRC, Ferrero (che ha sottolineato l’incertezza sulle reali risorse per i terremotati). (nella foto: il centro alla Festa di S.Massimo del 2006)
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