Provincia vicina ad alluvionati veneti
L’Aquila – Il Presidente della Provincia Antonio del Corvo, esprime solidarietà alle popolazioni del Veneto, colpite dall’alluvione che ha visto coinvolte le provincie di Vicenza, Verona e Padova. “Sono vicino ai circa 500mila sfollati della Regione Veneto – ha affermato il Presidente Del Corvo – messa in ginocchio da un’alluvione che, come il terremoto per la provincia dell’Aquila, non ha avuto nessuna pietà, nei confronti dei suoi abitanti e dell’intero tessuto produttivo. Questi sono giorni duri in cui, in modo particolare, si fanno sentire gli effetti di un disastro dinanzi al quale poco si è potuto fare per limitare i danni. Lo sa bene il popolo della provincia dell’Aquila che mi onoro di rappresentare; terremotati ed alluvionati allontanati dalla propria quotidianità con un destino in comune.
In virtù di ciò – prosegue Del Corvo – e soprattutto in considerazione del prezioso contributo di solidarietà che i veneti e la Regione Veneto, hanno dimostrato nei confronti dei comuni danneggiati dal sisma, nella seduta di Consiglio Provinciale tenutasi ieri e a seguito della proposta del Consigliere Guido Liris, abbiamo deciso di aprire un conto corrente bancario a beneficio delle Province colpite, su cui far confluire le donazioni e gli aiuti, provenienti dal nostro territorio e, in concomitanza delle iniziative in programma dalla stessa amministrazione per le ricorrenze natalizie, ad istituire una “Giornata di Solidarietà” per rendere partecipe in maniera più diffusa ed incisiva la popolazione aquilana, che ha conosciuto le qualità umane di una Regione e ne ha goduto degli aiuti concreti”.
“Un atto sentito e dovuto da parte di un territorio che comprende pienamente l’animo del popolo veneto; – dichiara il Consigliere di maggioranza Guido Liris – “Con estrema soddisfazione ho potuto verificare come la mia proposta è stata recepita unanimemente dal Consiglio provinciale e dall’amministrazione tutta, dimostrando un grande senso di responsabilità e una spiccata sensibilità. L’Aquila non dimentica chi ha lasciato la propria casa e i propri affetti per esprimere solidarietà e offrire aiuti concreti in un momento di estremo bisogno fisico e psicologico. Non abbiamo mai chiesto nulla, tanto è il proverbiale orgoglio che ci contraddistingue, ma abbiamo avuto molto e siamo pronti a restituire con i fatti ciò che ci è stato donato”.
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