Il lavoro offerto e non accettato
Teramo – Il lavoro c’è o non c’è? Esistono possibilità concrete, ma bisogna essere specializzati, magari anche per fare lo chef di cucina. Ma soprattutto bisogna avere voglia di fare lavori che a molti giovani non piacciono più: sognano veline e grandi fratelli, non di fare il perito agrario, anche se hanno un diploma che li qualifica tali. Sono gli enigmi della nostra società davvero incomprensibile. La carenza di professionalita’ specifiche e’ uno dei problemi della difficolta’ di incrocio tra domanda ed offerte di lavoro, come emerge dal primo report dell’Osservatorio del mercato del Lavoro. Precisamente scarseggiano periti agrari nel settore agroalimentare, esperti di restauro nel settore edilizia, grafici pubblicitari, falegnami, meccanici manutentori, addetti al commercio estero, agenti di vendita, chef, programmatori, ingegneri. Il report, scaricabile on line (www.teramolavoro.it), si riferisce all’anno 2009, ma tiene conto anche dei risultati emersi nel corso delle circa 700 visite effettuate complessivamente dagli esperti della Provincia, nel corso degli ultimi anni, in altrettante aziende del territorio. L’anno scorso, in particolare, gli esperti hanno effettuato una serie di approfondite rilevazioni su circa 200 aziende, un campione rappresentativo delle 4.191 realta’ che, a partire dal 2008, utilizzano il sistema Facile per le comunicazioni obbligatorie on-line e che hanno almeno 5 dipendenti. (Nella foto un paesaggio agricolo, ma chi vuol fare il perito agrario?)
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