Legge ricostruzione, dal 20 raccolta firme
L’Aquila – L’inizio della raccolta firme il 20 novembre a favore della legge d’iniziativa popolare per la ricostruzione ma anche per la prevenzione su tutto il territorio nazionale, rappresenta uno degli argomenti forti della manifestazione nazionale “Sos L’Aquila chiama Italia” indetta nello stesso giorno a partire dalle ore 14 in Piazza Duomo. Sono venti i punti della proposta di legge illustrata oggi dai comitati cittadini. “La proposta di legge – ha detto Luigi Fabiani, uno dei promotori dell’iniziativa – si sviluppa attraverso cinque linee guida che l’assemblea ha calato fin dall’inizio nella bozza di legge che si e’ ampliata pian piano con l’apporto di tutti quanti sono: il ritorno alla gestione normale da parte delle autorita’ competenti, non biosgna fare piu’ ricorso ai commissari o commissariamenti, ci sono figure costituzionalmente e istituzionalemnte previste, come il sindaco e il presidente della Regione che hanno tutti gli strumenti normativi per gestire l’ordinario ritorno alla ricostruzione. La seconda linea guida – ha proseguito e’ quella della trasparenza. Noi vogliamo che in tutti questi passaggi ci sia un controllo da parte dei cittadini, da parte delle istituzioni in maniera incrociata in maniera tale che nulla possa sfuggire in modo che non si possa dire dove sono i finiti i soldi. Il terzo punto – ha proseguito il rappresentante del comitato permanente di PIazza Duomo – riguarda l’impegno per il rilancio economico e sociale per riportare l’economia del cratere ai livelli ante terremoto e se possibile anche di piu’ con una serie di interventi particolari, mirati che nulla pretendono dallo stato se non quello di autoalimentarsi economicamente. Il quarto punto riguarda la ricostruzione garantita al 100 per cento in una maniera ecosostenibile senza occupazione indebita di altro territorio, senza allargamenti soprattutto da parte degli enti pubblici che devono ricostreuire all’Aquila e non devono andare via dal capoluogo di regione. In ultimo, quello che e’ successo in Veneto ci ha dato ragione, che questa legge possa valere per tutti i disastri in Italia”. Sotto il profilo del rilancio economico, Fabiani ha specificato che tale obiettivo e’ perseguibile “attraverso la detassazione per poter spendere piu’ soldi nel circuito aquilano. Il rilancio dell’occupazione puo’ essere seguito attraverso il credito d’imposta per i nuovi assunti che per tre anni vedrebbero a carico dell’azienda la contribuzione mentre per loro sarebbero contributi validi. Poi c’e’ il discorso dei mutui – ha proseguito – di cui tanto si e’ discusso. Su questo aspetto si puo’ operare con una cartolarizzazione per cui tutti i mutui potrebbero essere assorbiti da una scoieta’ che farebbe capo al ministero delle Finanze e cosi’ non graverebbero piu’ alle banche e sui cittadini”.(AGI) Aq1/Plt
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